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Quando gli astronauti dell’Apollo tornarono dalla loro esplorazione lunare, i più furono affascinati dall’idea di dove l’uomo fosse riuscito ad arrivare. Marshall McLuhan, però, fece notare che la vera cosa sconvolgente era stata piuttosto il vedersi da fuori
Sembrava impossibile che tutte le storie e le avventure, da quelle più incredibili a quelle più insignificanti, da quella dell’Uomo in grado di arrivare fin laggiù a quelle di tutte le specie animali e vegetali, insomma che proprio tutte le storie si fossero svolte aggrappate alla buccia di quella piccola biglia blu che sfrecciava a migliaia di kilometri al secondo nello spazio gelido.

“Tutto” è un concetto inafferrabile. Quindi tendiamo a spezzettarlo, spacchettarlo in tanti tutti più piccoli misurabili, commensurabili e raggiungibili. Eppure dallo spazio questi confini non si vedono. Noi a quale insieme apparteniamo? Siamo italiani? Europei? Umani? Animali? Facciamo parte dell’insieme di chi ha peli biondi? Delle persone a cui piacciono le melanzane? Di quelli che giocano a Fortnite

Ogni insieme ha un centro ed un limite, e quest’ultimo è al contempo la difesa e la porta del suo insieme. A noi piace pensare che, dove c’è una porta, essa sia lì per essere aperta.