Piante mobili
Laboratorio a cura di Beate Weyland
Questo laboratorio è finalizzato a esplorare la natura in modo diverso dal solito: parliamo di una natura mobile, addomesticata, in vaso anche all’aperto, che stimoli la creatività dei bambini nel creare i loro paesaggi di gioco e di relax. Vogliamo potenziare l’incontro con la natura attraverso azioni consapevoli e responsabili, ma anche divertenti e dinamiche. Per questo la proposta è quella di giocare sul concetto delle “piante mobili” per seguire e personalizzare la traiettoria delle attività che hanno sempre connotato il genere umano: la coltivazione della terra, delle piante e dei fiori.
I bambini e le piante mobili
La proposta è quella di mettere nel giardino o nel cortile diverse piante da esterno (da frutto, odorose come l’eucalipto, la lavanda, siepi, cespugli, ulivi, etc.) mantenendole in vaso e posizionandole all’interno di copri-vasi in tessuto outdoor con i manici, perché possano essere sollevate e spostate dai bambini stessi.
L’idea è quella di permettere loro non solo di interagire con le piante in prima persona, ma di utilizzarle per crearsi di volta in volta il loro personalissimo paesaggio naturale.
Questa mobilità delle piante in vaso è una strategia che permette ai bambini di avere un rapporto più personale e intimo con vegetali, che di solito si trovano piantati a terra o comunque in vaso dagli adulti.
Stimolando i bambini a prendere le piante per creare di volta in volta un nuovo scenario delle loro attività all’aperto, scopriranno le loro diverse qualità proprio per il fatto che le porteranno con loro nei giochi liberi.
Le piante autoctone non potranno stare a lungo nei vasi mobili, a meno che non si cambi loro il vaso e la terra ogni sei mesi. Quando quindi saranno grandi e pesanti, sarà il momento di piantarle a terra e anche questo sarà un evento speciale, curato insieme ai bambini, che avrà una qualità particolare: sceglieranno dove mettere la loro pianta, che inizierà a radicarsi nel vero senso della parola.
Offrire una dinamicità nell’allestimento dello spazio esterno renderà così i bambini ancora più protagonisti delle attività di relazione con la natura, una natura dapprima prêt-à-porter, e solo successivamente fissa a terra. Allo stesso tempo i bambini, nel far crescere il loro giardino, diverranno consapevoli delle caratteristiche delle diverse piante, perché serviranno a loro per i diversi possibili usi che ne faranno.
Fare e giocare con le piante mobili
Se le piante in vaso sono abbastanza alte e folte i bambini potranno creare i loro labirinti e utilizzarle anche per giocare a nascondino.
Potranno anche creare piccole radure in cui raccogliersi e dove raccontarsi piccoli e grandi segreti.
Le piante mobili potranno essere utilizzate per creare percorsi vita, per fare corse a ostacoli e per generare quindi un percorso sportivo naturale sempre cangiante.
Infine, sia i bambini sia gli insegnanti potranno portare le piante semplicemente vicino a loro nel luogo scelto per il relax, le chiacchierate, l’allegra compagnia.
La proposta è parte del progetto EDEN (educational environments with nature), che si propone di addomesticare gli spazi educativi interni ed esterni con i vegetali e di promuovere attività e giochi con le piante come protagoniste. Lo spirito profondamente educativo consiste nello sviluppo di prossimità con le piante in modo nuovo: non solo per annaffiarle e curarle, ma per interagire con loro dal punto di vista ludico e didattico, per creare un rapporto molto più attivo e dinamico con la natura.
Beate Weyland, professore associato di Didattica presso Unibz, sviluppa studi, ricerche e percorsi all’incrocio tra pedagogia, architettura e design per il ripensamento dei luoghi e dei mondi dell’educazione tra spazi e didattiche e approfondisce con il progetto EDEN la possibilità di creare l’ambiente e di fare didattica con la natura indoor.