Vai al contenuto

Il progetto

A cura de Il piccolo giardiniere, librofficina

“Prima viene il pensiero; poi l’organizzazione di quel pensiero in idee e progetti, poi la trasformazione di quei progetti in realtà. L’inizio, come puoi osservare, è nella tua immaginazione.”

Napoleon Hill

Leggere è per tutti, bambini e adulti, «istruzione dell’immaginazione», che serve non a comunicare, a diventare più intelligenti, ad accrescere vocabolari, ma forse, più semplicemente, a far vivere esperienze.

Leggere (in tutti i modi possibili) ci rende capaci di analizzare il mondo che ci circonda, di giocarci e di conseguenza di poter progettare grazie al saper “pensare creativo”.

Se è vero che ogni azione e qualunque gesto possono diventare progetto, allora proviamo a guardare le cose da diversi punti di vista, lasciandoci accompagnare da alcune parole amiche.

L’immaginazione è alla base del progettare

Il mondo come piace a me di Laura Carlin, Terre di Mezzo editore

«Se potessi progettare il tuo mondo su misura, come lo faresti? Con le strade dritte dritte o sinuose come serpenti? Con le case sugli alberi e gli scivoli al posto delle scale? Con negozi di scarpe per supereroi, animali mai visti prima, scuole che insegnano come infilarsi in bocca più di un biscotto per volta?»

Harold e la matita viola di Crockett Johnson, Camelozampa

«Harold decide di fare una passeggiata al chiaro di luna. Ma la luna non c’è e non c’è nemmeno una strada su cui passeggiare. Harold però tiene in mano una matita viola…

Comincia così uno dei più geniali libri per bambini di sempre, diventato un bestseller internazionale e un classico contemporaneo. Harold vivrà una serie di rocambolesche avventure, in un mondo interamente creato dal segno viola della sua matita sulla pagina bianca.»

Questa non è una scatola di Antoinette Portis, Kalandraka

«Da una montagna fino ad un razzo spaziale, il protagonista di questa storia dimostra ai lettori che una scatola può essere tutto quello che la nostra immaginazione ci permette.»

Tutto da me di William Wondriska, Corraini Edizioni

«C’era una volta una bambina di nome Alison, che sapeva fare tante cose da sola. Io so guardare una formica, suonare un corno, toccare una foglia, ascoltare la pioggia, sentire il fischio del treno, giocare con le monetine, baciare mia sorella, correre a perdifiato, osservare un aeroplano, tagliare l’erba (con il mio tagliaerba giocattolo), nuotare nella vasca, andare al negozio, correre sulla sabbia o giù dalla collina, mangiare un gelato, abbracciare il mio papà e ascoltarlo russare, cantare una canzone, farmi il letto, tenere un palloncino (…) »

La porta di Ji Hyeon Lee, Orecchio Acerbo

«Un mondo grigio abitato da persone grigie. E una porta. Grigia come le ragnatele che la ricoprono, come il catenaccio e il lucchetto che la serrano. Come il mondo che racchiude. Unica virgola colorata, un moscerino. È lui a indicare al bambino – grigio anche lui – la chiave per aprire quella porta. Cosa ci sarà al di là?»

Buddy e spillo all’avventura di Maureen Fergus e Carey Sookocheff, Lupoguido

Un’avventura, come un viaggio, può essere progetto ed esercizio di immaginazione: la fantasia di Spillo trasforma la ciotola d’acqua di Buddy in un lago illuminato dalla luna e Buddy ribalta il secchio della spazzatura per trovare la sua miniera d’oro: il polpettone avanzato. Ci sono però anche terribili mostri a cui badare: borsette che imprigionano spazzole per capelli, aspirapolvere minacciosi… L’immaginazione non conosce proprio limiti e confini!

Fare spazio al “pensare creativo”

Basic Space di Fanny Millard, Les Trois Ourses

«Basic Space è un’iniziazione ludica allo spazio. La morfologia del libro è usata per esplorare le nozioni fondamentali dell’architettura: forma, luce, vuoto, pieno, sotto, sopra, dentro, fuori… Il libro si dispiega e si modella per generare lo spazio di un’architettura immaginata dal lettore stesso, trasformando l’oggetto libro in plastico, in esercizio compositivo. Il lettore diventa architetto del proprio progetto e quindi autore della propria storia che può in seguito ulteriormente modificare e far evolvere contemporaneamente gli spazi creati. L’immaginazione del lettore è proiettata in un libro in tre dimensioni ed il libro stesso diventa supporto scenografico della storia!»

Prima di me di Luisa Mattina e Mook – Topipittori

«“Prima di me non c’era niente. E invece no. Prima di me c’erano tutti”. Attraverso la voce nitida di un bambino, Luisa Mattia ci conduce ad ascoltare il suono di una vita al suo esordio. Un rincorrersi di scoperte, intuizioni, estasi, domande di fronte alla grandezza del Creato. Un cosmo in movimento che si dispiega davanti alla nuova creatura insegnandole a essere, a pensarsi parte di esso, fatta delle sue materie: acqua, vento, luce, tempeste, fuochi. Fino a alla più misteriosa di esse, la parola.»

Da cosa nasce cosa di Bruno Munari, Laterza

« Questo volume fa parte ormai dei classici scritti di Munari. L’intento è quello di dare degli spunti al lettore per affrontare il mestiere del “progettare” perché “progettare è facile quando si sa come si fa”. Un volume nel quale Munari cerca di riassumere la sua idea sul metodo progettuale, da lui ritenuto come una serie di operazioni necessarie e disposte in un ordine logico dettate dall’esperienza. Davvero un capolavoro munariano per chiarezza, sintesi espositiva ed efficacia didattica.»

Prima o dopo di Anne-Margot Ramstein & Matthias Aregui, Ippocampo

«Nel susseguirsi delle immagini di Prima dopo, il tempo è pura magia. Dal giorno alla notte, da uno sciame di api al barattolo di miele, dalla pecora al gomitolo di lana, il tempo consente metamorfosi, evoluzioni, mutamenti. In questo album poetico e nel contempo acuto, oggetti, eventi, esseri umani e paesaggi lavorano a coppie per rivelare due stati della medesima cosa. L’assenza di testo invita il lettore a immaginare, capire e riconsiderare la storia di questi cambiamenti. In quello spazio tra il prima e il dopo non c’è forse un progetto?»

Il meraviglioso Cicciapelliccia di Beatrice Alemagna, Topipittori

Chi, da bambino, non ha cercato un regalo speciale, specialissimo, per la propria mamma? In questa storia la piccola Eddie, una bambina vestita color fucsia che pensa di non saper fare niente di niente, ha un progetto: trovare il regalo più bello del mondo. La storia si compone come un puzzle, pezzettino dopo pezzettino, e grazie al “pensare creativo” la piccola Eddie riesce nella sua impresa.

La casa come topos di progetto

Case così di Antonella Abbatiello, Donzelli editore
«Casa dolce casa dice il motto, ma in quanti altri modi può essere una casa? Antonella Abbatiello, una delle più note autrici italiane per l’infanzia, ha provato a inventarne un bel po’ sul filo delle emozioni e dei pensieri dei piccoli lettori. Come sa bene ogni genitore e ogni insegnante, la casa è il primo oggetto su cui i bambini sperimentano il loro talento in erba: gli basta agguantare una matita e un foglio ed ecco comparire il classico tetto spiovente sotto cui occhieggiano due finestrelle e una porticina chiusa come una bocca. E quanti dettagli bizzarri sono pronti ad aggiungere per raccontare a modo loro la tana del cuore!»

Una casa, la mia casa di Alessandro Sanna, Corraini Edizioni
«Due pareti e un tetto che dà riparo. La casa scalda i cuori di chi ci abita e protegge quando piove, è il luogo dove si ritorna sempre volentieri e dove ci si sente “a casa”. La sagoma della casa, essenziale ma immediata nella sua rappresentazione, si ripete pagina dopo pagina come punto di partenza di una serie di variazioni, suggerite dall’immagine e dalla fantasia. Il nero della casa viene accostato e completato dal tratto rosso, per creare un’illustrazione sempre diversa: la casa diventa di volta in volta una caffettiera, degli alberi o un aquilone…»

Le case degli animali di Marianne Dubuc, Orecchio Acerbo
«È un monolocale lungo e stretto -i termosifoni sempre a palla- la casa del serpente. Pensile invece, ma appartata e accuratamente nascosta tra i rami, quella della gazza ladra. Un grande e frenetico condominio multipiano, totalmente interrato, ospita le formiche. Villetta unifamiliare con ampia sala da bagno -e scivolo per lo stagno sottostante incorporato- per il coccodrillo. Scavato a regola d’arte, ma un vero e proprio labirinto, è poi il cottage della talpa. E per il pinguino, un residence tutto rigorosamente in ghiaccio massello, dalle pareti ai mobili delle singole stanze. Infine, chi abiterà mai in quella casetta dove tra spray, stick e nebulizzatori ci sono tutti i possibili tipi di deodorante? Insomma la più divertente, e scientificamente documentata, rassegna dell’arte di abitare.»

Case in vendita di Michael Meredith e Hilary Sample, Corraini Edizioni
«Un giro del mondo in circa 60 case alla scoperta di alcune delle dimore più significative costruite in oltre 100 anni di architettura. Si parte a fine 800 dalla casa-studio di Frank Lloyd Wright a Oak Park, per arrivare a Gehry, Herzog e de Meuron. Un manuale per figure con tante immagini e poche, azzeccate parole dense di ironia; “una metafora del progetto architettonico e della sua costante ricerca”»

La famiglia Lista di Kyo MacLear e Julia Sardà, Rizzoli
«A casa Listz tutti fanno liste, anche il gatto. Liste di cose divertenti e di cose noiose, di amici e nemici, di formaggi gustosi, insetti con le ali e canzoni preferite. Nel loro mondo tutto è perfettamente etichettato e non c’è spazio per l’imprevisto. Ma se un giorno arriva un ospite che non è in nessuna lista?»

Gli uccelli di Germano Zullo e Albertine, Topipittori
Un giorno, un uomo parte con il suo camion rosso. È un signore come tanti, su un camion come tanti, in un posto come tanti, in un giorno che potrebbe sembrare come tanti, se non fosse che in fondo al suo camion trova qualcosa di inaspettato. È una cosa piccola, come lo sono tante altre cose. Una cosa da nulla. Un dettaglio. Lo si potrebbe anche non vedere, volendo. Ma l’uomo lo vede e la sua attenzione si trasforma in qualcosa di eccezionale, capace, all’improvviso, di cambiare la realtà, il mondo. Una storia meravigliosa sulla forza dell’empatia che ci unisce agli altri, sulla profonda intelligenza del bene, sull’importanza della responsabilità personale, sul significato più autentico dell’amore e della felicità.»


Il piccolo giardiniere
Librofficina

È una fucina di esperienze che nutrono creatività ed immaginazione.
È un vaso in cui si nascondono chiavi per aprire nuovi mondi.
È un angolino in cui ritagliarsi il tempo per immergersi in libri curati, selezionati e anche belli.
È un giardino in cui far germogliare, curare e crescere idee e pensieri importanti.
È un universo brulicante di dettagli. Il posto giusto per piccoli curiosi.


Mantova – Corso Umberto I, n.93 / Via Roma 50
info@ilpiccologiardiniere.it
t. +39.340.2780281
www.ilpiccologiardiniere.it
www.facebook.com/ilpiccologiardiniere