Laboratorio a cura di Quiqueg
Lo scorso marzo, per settimane, la quarantena ci ha impedito di uscire a vivere la città in uno dei momenti più belli: la primavera. Tappati in casa, abbiamo ricordato, immaginato, sognato il fuori proprio come ce lo ricordavamo, forse anche un pochino meglio, aggiungendo o togliendo qualche particolare.
La città nel frattempo è andata avanti, si è vestita di colori diversi e nuovi. Noi, che non potevamo assistere alle sue trasformazioni, siamo probabilmente rimasti spiazzati da quello che ci è apparso una volta rimesso il naso fuori casa: ciò che avevamo davanti agli occhi corrispondeva alle nostre aspettative, alle nostre attese, ai nostri ricordi e a ciò che avevamo immaginato? Forse… O forse no, e la città è riuscita a stupirci!
Adesso, però, proviamo noi a stupire la città! Non più spettatori ma attori mettiamoci al lavoro per immaginare e creare una città tutta nuova (anche più d’una!)!
Non servono cantieri né architetti, solo immaginazione.
Non sembra affatto semplice farla dal nulla… Ed ecco a cosa serve questo laboratorio!
Qui troverai una scheda: si può stampare o anche tenere aperta sullo schermo (del computer se sei a casa o del telefono se sei, ad esempio, in treno o sull’autobus).
Ci sono parole e disegni di tutti i tipi. A questo punto le opzioni sono due: puoi scegliere gli elementi che compongono la tua città immaginaria. La più divertente però è chiudere gli occhi e puntare il dito sulla scheda. Si può fare una volta sola oppure tante.
Che cosa è venuto fuori? L’albero? L’albero, gli ombrelli e il colore indaco? Benissimo, ecco la base di partenza per la città immaginaria! Una città fatta di alberi, una città fatta per gli alberi, una città dove gli alberi sono… come? Lo decide la tua immaginazione.
Questo è un laboratorio che può essere diverso ogni volta: le città immaginarie si possono inventare per conto proprio o tutti insieme, in gruppo (finalmente!). Le città immaginarie si possono disegnare, raccontare, costruire, mimare… e ogni città può essere piccola piccola o gigante, come un pianeta. Può anche cambiare dimensione a seconda di… decidilo tu!
Se ci hai preso gusto e vuoi qualche spunto in più per fare città immaginarie a più non posso puoi dare un’occhiata
sul sito del nostro progetto . Ci sono 20 attività creative che ti suggeriscono come costruire la tua città, dalle case ai piatti tipici, alla bandiera, agli animali. Con le attività suggerite dalla ! la città immaginaria si disegna, si cucina, si ritaglia e si impasta.è un progetto no-profit nato all’inizio del lockdown dalla fantasia di Quiqueg, un’agenzia creativa milanese che ha combattuto la pandemia a colpi di progetti e progettini. Come la #quarARTEna!: un sito, un album gratuito e un gruppo Facebook dove condividere le città immaginarie fatte dai bambini attraverso venti attività creative.
Con l’allentamento del lockdown gli album della #quarARTEna! hanno raggiunto anche dieci ospedali pediatrici della Lombardia, con l’operazione “Aiutiamo la fantasia”.
Un bel progetto che ha unito tutta l’Italia (gli album sono stati spediti da Ponte di Legno a Canicattì!) e che ha rallegrato qualche pomeriggio ai bambini tappati in casa e anche ai loro genitori. Guardare per credere: www.instagram.com/quarartena
è un’agenzia creativa di Milano che prende il nome dal ramponiere cannibale di origini nobili che diventa amico di Ismaele nel romanzo Moby Dick.
Come il personaggio, anche i Quiqueg nascondono un animo gentile dietro una facciata da spietati pubblicitari: a marzo hanno pensato a tutti quei bambini costretti dentro casa dal lockdown, così si sono inventati una serie di attività per immaginare la città ideale, la QuarARTEna.
Qui si parla di loro e delle loro attività, al servizio di aziende e… piccoli e grandi in carenza di fantasia: www.quiqueg.it