Playlist a cura di Vittorio Cosma
La nascita è il momento dell’entrata in vita di un essere. Per analogia, la stessa parola definisce anche l’inizio di qualcosa.
Questo momento fondamentale non è identificabile in un istante preciso, ma è sfumato. Venire alla luce è una splendida metafora per rappresentarlo e la musica può evocare questo magico passaggio. Da un buio che protegge, ma che ottunde alla potente e abbagliante verità del mondo.
La playlist cerca di rendere questa sensazione. A volte solo con la musica, altre volte anche con le parole.
I Sigur Ros vengono dall’Islanda e ne descrivono l’anima più profonda. Staralfur significa “Un piccolo Elfo mi osserva” mentre io apro gli occhi. Una celebrazione della natura e del suo continuo morire e nascere. In una visione magica.
Uno dei più grandi pianisti dei nostri tempi. Con una storia difficile e tormentata.
“Nato per soffrire” e in cerca di calore. E di una pace che riesce a trovare solo attraverso la musica.
Le stagioni sono da sempre una splendida metafora del ciclo vitale. Ogni anno dopo il “cold lonely winter” c’è la rinascita della primavera. Quando il sole ritorna.
Per George Harrison non deve essere stato facile far parte dei Beatles, perché come autore doveva vedersela con una coppia imbattibile: Lennon e Mc Cartney.
Mi piace pensare che Here Comes The Sun sia anche una metafora per descrivere la sua “nascita” come autore.
All’inizio degli anni 70 alcuni studenti dell’Università dell’Oregon creano un gruppo di libera improvvisazione. Contaminando il jazz con la ancora embrionale World music, senza ricadere in cliché ma con una capacità di restare fedeli alle proprie emozioni.
Aurora è un piccolo quadro impressionista che descrive il momento in cui la luce del mattino fa la sua prima apparizione. Ma il Sole ancora non c’è. Una sospensione che separa la notte dal giorno. Il simbolo della creazione del mondo e la nascita della coscienza.
Nato sotto i pugni.
La nascita come l’inizio di una vita alienata e vissuta con occhi paranoici.
Una preghiera laica che descrive la difficoltà e la confusione dell’esistenza. Con una commovente richiesta: trovare un piccolo spazio per esistere. E per respirare.
“All I want is to breathe”.
Scientificamente tutti gli elementi si sono formati nel cuore delle stelle. Con questi stessi elementi si sono generate tutte le forme di vita. Anche la nostra.
Noi, quindi, siamo fatti della stessa materia di cui sono fatte le stelle. Ecco perché ci attraggono. La nascita di una stella rappresenta una poderosa lotta tra le forze dell’universo. Fino a un equilibrio quasi magico che permette alla stella di rimanere stabile e viva. Come il nostro sole.
Morricone descrive con i suoni le immagini. Le evoca. Come in questo caso, dove la musica si concretizza a poco a poco, da lontano. Poi lentamente il tema musicale appare e tutto comincia a diventare reale. Con la consueta malinconia tenera e paterna.
Aprendo gli occhi al mondo.
Un brano che cerca di riprodurre la sensazione che ognuno di noi inconsciamente ricorda. Quando si percepisce la realtà dall’interno di un’altro corpo, attraverso i suoni ovattati del mondo. Fluttuando nel caldo e rassicurante liquido amniotico.
Quando tutto deve ancora cominciare.
è un artista tra i più eclettici del panorama musicale italiano: compositore, produttore ma soprattutto mente e cuore creativo di progetti innovativi nei quali la musica ha una parte fondamentale.
Sua è stata l’idea di unire illuminati scienziati (come Stefano Mancuso, Telmo Pievani e Fabio Peri) con musicisti del calibro di Gianni Maroccolo, Max Casacci e Riccardo Sinigallia in un collettivo che ha dato vita ai tre progetti firmati “Deproducers – Music for Science”: Planetario, Botanica, DNA.
Sempre sua è l’ideazione e la direzione artistica di molti festival di successo dove ha unito la musica ad altre forme d’arte e cultura: la commistione tra le arti, gli stili, i generi musicali e le generazioni è infatti il perno creativo e di ricerca sul quale spazia la sua attività. Solo per citare alcuni tra i suoi progetti: La Notte della Taranta con Stewart Copeland, Mantova Musica Festival, Le Corde Dell’Anima, Microcosmi, Indeepandance, Massenzio e molti altri.
Collabora da sempre con Elio e le Storie Tese partecipando ai loro dischi, tournée e show televisivi e collabora con i più importanti e acclamati nomi della musica italiana e internazionale.
È l’autore di numerose colonne sonore di successo per il cinema e la TV e di jingles pubblicitari di importanti brand internazionali.
Ha uno studio di registrazione a Milano, Music Production, all’interno del quale realizza tutti i suoi progetti e che spesso diventa luogo di incontro e commistione tra musicisti, scrittori, registi, ed autori.