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Aprire porte temporali

Laboratorio a cura di Monica Gilli


“Così è del nostro passato. Cercare di evocarlo è fatica sprecata, tutti gli sforzi della nostra intelligenza sono inutili. È nascosto fuori del suo dominio, della sua portata, in qualche oggetto materiale (nella sensazione che ci darebbe quell’oggetto materiale) che non sospettiamo.”

Marcel Proust


Secondo il concetto di tempo di Bergson, proprio come in un flusso, ogni momento è indissolubilmente legato a quello precedente e a quello successivo e ciò che ne deriva non è tanto una condizione di continuità quanto di compresenza. Secondo questa teoria la coscienza umana fluisce entro l’evoluzione vitale che la porta a svilupparsi, a modificarsi, rappresentando allo stesso tempo un flusso costante che mantiene presenti tutti gli istanti che percorre. La memoria giunge a coincidere così con l’interezza stessa della coscienza e dell’esistenza dell’io umano.

Si sa anche quanto i sensi, e in particolare l’olfatto, siano degli attivatori della memoria e quindi delle possibili porte temporali per viaggiare nei ricordi. 

Cominciamo quindi con il nostro esperimento. 
Il luogo perfetto per svolgerlo è proprio la vostra casa. 
Non vi serviranno strumenti particolari: i vostri occhi e il vostro naso …