![](https://farfarfare.it/wp-content/uploads/2020/11/3-sfondo-news-1024x358.png)
Ciao! Questa è FarFarFare, la newsletter che ogni mese sceglie un tema e di settimana in settimana lo esplora attraverso laboratori, attività e tanti materiali che potrai usare a tuo piacimento.
![](https://farfarfare.it/wp-content/uploads/2020/11/bandierina.png)
![](https://farfarfare.it/wp-content/uploads/2020/11/inquestonumero-blu.png)
Città tra arte e gioco
articolo a cura di Giorgio Cellini
Immagina la città!
laboratorio a cura di Quiqueg
Città tra le pagine di un libro
bibliografia a cura di Marina Barbieri della Libreria extemporanea 121+
e un po’ di cose curiose che abbiamo selezionato su internet!
![](https://farfarfare.it/wp-content/uploads/2020/11/bandierina2.png)
C’è un racconto di Dino Buzzati intitolato La Città Personale.
Il protagonista parla di sé in prima persona, dicendosi il solo in grado di dare notizie circa la città che abita e che nessun altro conosce: una città che, via via che il racconto prosegue, si fonde con l’uomo che le dà voce, così che i due diventano una cosa sola.
Le strade intricate che non si sa con esattezza dove portino, le facciate di celebri palazzi che gli sguardi più superficiali si vantano di riconoscere, i segreti celati dietro ogni angolo, il mistero e la paura che investono quartieri ed edifici al calar del sole, quando le ombre cedono il passo al buio… Tutto questo descrive la complessità di una città, che è sovrapponibile a quella di una vita umana.
![](https://farfarfare.it/wp-content/uploads/2020/11/Intro-2-768x1024.png)
Così, come un individuo può dirsi una città, anche la città ha una personalità.
La maggior parte di noi è portata a pensare alla città come a uno sfondo su cui si svolgono le scene di una storia o di una vita. Ma se la città stessa fosse la protagonista di un racconto?
I nostri occhi comincerebbero a guardarla in modo diverso. Come se avesse tanto da dire e sapesse parlare, fosse in grado di emozionarsi e potesse vivere ogni tipo di avventura.
Come se, oltre a essere scenografia, fosse anche personaggio e ci si dovesse preoccupare della sua sorte.
La guarderemmo con la stessa curiosità di artisti, scrittori e sognatori: come se avesse sempre segreti da svelare.
![](https://farfarfare.it/wp-content/uploads/2020/11/articolo-rosso.png)
Città tra arte e gioco
di Giorgio Cellini
La città è sempre stata terreno fertile per sviluppare un’arte, un messaggio, un’idea. Lo è stata anche per gli artisti d’avanguardia, che l’hanno vissuta in modo un po’ particolare, esplorandola, notandone gli aspetti in apparenza più banali… Giocando con lei.
![](https://farfarfare.it/wp-content/uploads/2020/10/Laboratorio-bianco-1.png)
Immagina la città
a cura di Quiqueg
Una città si può sognare tanto a occhi chiusi quanto a occhi aperti. La si può ricordare, cambiare totalmente, farsene ispirare, reinventare in qualche aspetto. E, infine, la si può realizzare così come l’abbiamo immaginata!
![](https://farfarfare.it/wp-content/uploads/2020/11/biblio-1-864x1024.png)
![](https://farfarfare.it/wp-content/uploads/2020/11/bandierina.png)
Passeggiando per la città, potremmo stupirci nel notare qualcosa di buffo, come una fessura, dei bulloni, un tombino leggermente rialzato, l’incombente portone di una casa o qualunque altro elemento urbano del tutto normale, che improvvisamente si trasforma e prende vita. Spesso capita per caso: senza cercare intenzionalmente, il nostro sguardo viene rapito da un dettaglio inaspettato. Beh, se vi succede, prendete nota: potreste scoprire che non siete i soli a vedere nella città uno o più personaggi e a quel punto inventare una storia sarà ancora più divertente!
Come si esprime una città? Forse non le notiamo, perché, anziché urlarle a gran voce, le mostra timidamente, ma una città è estremamente ricca di parole: appaiono sul ciglio di una strada, sul muro affacciato su una piazza o, in un’insegna, dichiarano il nome di un negozio. Sono preziose, perché oltre ad avere un significato, l’aspetto e la fattura di queste parole rivelano un pezzetto di storia della loro città. Questo progetto le ricerca, le fotografa, le studia e fa di tutto per conservarle. Perché non fare lo stesso con i bambini?
Questo progetto propone una meravigliosa soluzione all’annoso problema delle buche in città: riempirle, certo, ma senza limitarsi a una colata di grigio cemento. Qui non si vuole solo riparare, ma anche migliorare e aggiungere bellezza: la realtà diventa uno spunto per immaginare. Perché non lasciarsi ispirare, esplorare la propria città, rintracciare i difetti cui si vorrebbe porre rimedio e disegnare e colorare il progetto ideato per la loro soluzione?
Mantova Playground, progetto promosso e sostenuto dal Comune di Mantova, dimostra come una città possa trasformarsi, tutta intera, in uno spazio per giocare. Giocando con e nella città, servendosi di mappe tutte diverse, i bambini possono esplorarla da punti di vista sempre nuovi, conoscerla, scoprirla e incontrare la complessità che è tipica tanto della città quando di tutta la realtà.