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Da brezza a tempesta

Laboratorio a cura di Luci su Marte

Il laboratorio che vi proponiamo è liberamente ispirato all’opera Aerographies di Tomás Saraceno, un artista argentino le cui opere si ispirano spesso al mondo della natura e custodiscono un messaggio molto importante: dobbiamo prenderci cura dell’ambiente che ci circonda e di tutte le creature che lo abitano, dalle più grandi alle più piccole.

Prima di iniziare prendetevi qualche minuto per osservare l’opera rappresentata in fotografia: guardate le forme, i colori e gli elementi che la compongono. Ora descrivetela ad alta voce e aggiungete tutti i dettagli che avete notato.

Aerographies è una parola inglese che significa “scritte fatte con l’aria”. In che
modo? Scopriamolo insieme!

Sospesi al centro della stanza, ci sono dei palloncini trasparenti che si muovono molto lentamente perché le persone che camminano intorno all’opera creano delle correnti che li fanno spostare. Dai palloncini pendono delle penne a sfera che lasciano, sui fogli bianchi posizionati a terra, della tracce di inchiostro nero composto dalle particelle di inquinamento presenti nell’aria di una grande e molto trafficata città indiana che si chiama Mumbai.
Quale potrebbe essere il significato di questi segni?
Cosa ci direbbe l’aria se potesse parlare?

LEGGERI COME PALLONCINI

Per svolgere questa attività scegliete una musica leggera e piacevole.

Procuratevi un palloncino. Se vi piace la scelta dell’artista, potete usarne uno trasparente, altrimenti sbizzarritevi con i colori. È ora di riempire i polmoni e soffiare forte! Un consiglio: più il palloncino sarà gonfio, più si muoverà leggero.

Prendete posto nella sala e posate il palloncino sopra di voi: fatelo roteare, scivolare e rimbalzare delicatamente sul corpo. Quando cade, guardatelo saltellare nello spazio e poi riprendetelo per ricominciare. Potete addirittura tenerlo in equilibrio: accompagnatelo in giro per la stanza, cambiando di tanto in tanto il punto di appoggio. Danzate un valzer insieme a lui! Come si muove il vostro corpo in relazione al palloncino? Quanta forza ci vuole per farlo spostare? Provate, a volte ne basta davvero pochissima.

Fate riposare il vostro compagno di danza e provate da soli: muovetevi nello spazio immaginando che il vostro palloncino sia ancora lì con voi. Giocate con le qualità del movimento, esploratene diverse: pesanti e rigidi, fluidi e leggeri. Quale preferite?
In questo passaggio potete farvi accompagnare dalla stessa musica o sceglierne una nuova.

Ora formate delle coppie: chi osserva si siede a terra, mentre chi danza si metto al centro della stanza. Danzate ancora immaginando di avere il palloncino sulla pelle. Chi vi guarda riesce a vedere in quale punto del corpo si trova? Confrontatevi qualche minuto e poi scambiatevi i ruoli.

DA BREZZA A TEMPESTA

Per svolgere questa attività vi consigliamo di scegliere una musica che suggerisca le diverse intensità del vento: brezza, vento forte, tempesta. Nel repertorio classico troverete sicuramente un brano che fa al caso vostro.

Vi proponiamo un altro gioco a coppie. Per stimolare uno scambio più ricco, scegliete un compagno o una compagna diverso/a rispetto a prima. Più vi mescolate tra di voi, più diventa interessante la faccenda!

Questa volta vi muoverete insieme, ma i ruoli saranno diversi: un bambino o una bambina interpreta il palloncino dell’opera di Tomás Saraceno, mentre l’altro/a è il visitatore del museo che, camminandogli intorno, lo fa muovere senza mai toccarlo. La qualità del movimento del palloncino dipende dal visitatore: per esempio, a un gesto veloce corrisponde uno spostamento veloce.

Inizialmente il visitatore del museo si muove con molta cautela, come se a spostare il palloncino fosse una leggerissima brezza. Quando la musica cambia (aumenta di intensità e volume), il visitatore prova a modificare la sua dinamica, a favore di movimenti grandi ed energici. Scegliete voi se finire tra le folate di una tempesta o tornare alla calma della brezza. Invertite i ruoli e, per concludere, scambiate qualche parola tra di voi: vi è piaciuto di più essere il palloncino o il visitatore? È stato interessante sperimentarli entrambi? Parlatene insieme, sarà bello sentire il pensiero di tutti!

LASCIANDO LE TRACCE

Per l’ultima attività dividetevi in piccoli gruppi. Ogni gruppo dovrà avere un ampio foglio di carta (abbastanza grande da potercisi sdraiare sopra con tutto il corpo) e dei pastelli colorati.
È il momento di assegnare i ruoli: chi interpreta il palloncino con la penna a sfera si sdraia, mentre i visitatori del museo si siedono intorno e iniziano a soffiare per farlo muovere (proprio come accade nell’opera di Tomás Saraceno). Il palloncino mosso dai soffi lascerà le tracce dei suoi spostamenti con il tratto del pastello sul foglio. Provate, ancora una volta, a giocare con le diverse intensità del vento. Vi siete accorti di come cambia il segno della matita? Per esempio: se soffia una leggera brezza, le linee sono morbide e non troppo calcate, ma cosa succede se arriva la tempesta?
Anche questa volta scambiatevi i ruoli. Un consiglio: usate sempre lo stesso foglio, ma scegliete colori diversi, così potrete riconoscere facilmente da dove siete passati.

Una volta finita l’esperienza, mettete i fogli di ciascun gruppo al centro della stanza e prendetevi un momento per osservare le tracce colorate lasciate dal vostro corpo. Che caratteristiche hanno? In che modo si compongono insieme? Raccontano una storia? Divertitevi a immaginarla tutti insieme!

Lucia Sauro (Luci) è danzatrice e pedagogista del movimento. Trascorre alcuni anni all’estero dove frequenta la SEAD (Salzburg Experimental Academy of Dance), ottiene con merito il Professional Development Certificate presso la Jasmin Vardimon Company, entra a far parte della compagnia inglese JV2 e partecipa a festival di rilievo internazionale come il Kunstenfestivaldesartes di Bruxelles. Con Marta Tedolfi crea, nel 2019, il progetto interdisciplinare Luci su Marte e nel 2020 si unisce all’équipe pedagogica dell’Associazione Choronde Progetto Educativo. Vive e lavora a Roma.


Marta Tedolfi (Marte) è educatrice e storica dell’arte. Nel 2016 inizia a lavorare per il Dipartimento educativo di Pirelli HangarBicocca dove si occupa della progettazione e conduzione delle attività didattiche per le scuole e le famiglie. Tra il 2018 e il 2019 collabora con la Fondazione Franco Albini. Con Lucia Sauro crea Luci su Marte, un progetto interdisciplinare rivolto a bambini, ragazzi e adulti, con l’obiettivo di esplorare nuove forme di fruizione degli spazi della cultura attraverso workshop incentrati sul movimento. Vive e lavora a Milano.