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Guess the plant –
Come si sentono
le piante?

Laboratorio a cura di Gaia Betta, Karin Appolonni, Anna Ceschini
con Beate Weyland

Possiamo ripartire dalle piante e con le piante? Sì, le piante da appartamento possono aiutarci a lavorare sulle emozioni e con la cura.

Questo laboratorio è stato sviluppato da un gruppo di studentesse e studenti di Scienze della Formazione Primaria della Libera Università di Bolzano al primo anno all’interno del corso di Didattica Generale. Le attività laboratoriali di quest’anno hanno messo a tema lo sviluppo di prossimità con le piante da interno negli spazi scolastici. Partendo dall’idea che ciascun bambino porti a scuola la sua piccola pianta, la sfida era quella di sviluppare semplici progetti per permettere ai bambini di entrare in relazione con i vegetali in modo divertente, creativo e ludico. Le piante possono infatti essere mediatori didattici davvero straordinari per imparare, per emozionarsi. Inoltre, permettono di ragionare più da vicino sulla cura della natura e di scoprire quanto i vegetali possano essere degli esseri che non solo abbelliscono le aule scolastiche, ma che offrono un grande senso di benessere percepito ai bambini.

Piante: piante varie

Età dei destinatari: 5+

Materiali:

  • Cartoncino
  • Bastoncini/stuzzicadenti
  • Colla
  • Filo di lana
  • Scheda aggettivi

Sensi: vista, tatto, gusto. Memoria.


Lo scopo di questa attività è di far sviluppare ai bambini un rapporto emotivo-relazionale con le piante.
Sfruttando i sensi, i bambini hanno la possibilità di connettersi alla natura, entrare in contatto con le piante e iniziare a conoscerle combinando le proprie emozioni e sensazioni con le caratteristiche ravvisate nei vegetali. 
Osservando le piante, e sulla base delle sensazioni scaturite, i bambini possono individuare e creare insieme all’insegnante una lista di aggettivi qualificativi. A titolo di esempio si suggeriscono aggettivi che sviluppino la capacità di scoprire come le qualità delle piante prescindano dal giudizio, ma corrispondano a semplici constatazioni su situazioni emotive positive o negative: triste, umile, dolce, elegante, curios*, pacific*, aggressiv*, generos*, fragile, delicat*, morbid*, dur*, pungente, flessibile, ruvid*, grass*, alt*, bucat*, geometric*, piccol*, variopint*, rigoglios*, vissut*, commestibil*, aromatic*, felice, arrabbiat*, spaventat*.

Una volta definite le caratteristiche delle piante e abbinate le sensazioni, è possibile svolgere una serie di attività e indovinelli in cui si prova a individuare la pianta descritta in base agli aggettivi o a delle messe in scena.
L’attività può essere ripetuta più volte durante l’anno scolastico, in quanto le piante, come gli esseri umani, cambiano ogni giorno, modificando il loro modo di essere e di sentirsi.

Spesso, inoltre, possiamo ragionare sulle sensazioni/emozioni che attribuiamo alle piante e che rispecchiano il nostro stesso modo di sentire. Anche questo può essere un modo per rialzarsi: ascoltando le nostre emozioni e ascoltando le emozioni segrete delle piante, che ci portano molto oltre noi stessi.


Istruzioni

  • Creare una lista di aggettivi a partire dalle sensazioni che i bambini ravvisano nell’incontro con le piante o semplicemente iniziare tematizzando quelli indicati sopra.
  • Preparare cartoncini corrispondenti a ciascun aggettivo.
  • Incollare i cartoncini su un supporto verticale (bastoncino) o legarli ad un filo di lana, in base alla grandezza della pianta: il cartellino creato può essere così infilato nella terra o appeso alle foglie.
  • Usare i sensi per focalizzarsi sulle sensazioni che ogni pianta suscita.
  • Posizionare i cartellini con gli aggettivi sulla pianta scelta. 
  • I bambini girano per la classe e, leggendo i cartellini, cercano di memorizzare gli aggettivi posti su ogni pianta.
  • La classe si divide in due squadre.
  • L’insegnante o un bambino sorteggiato pone dei quesiti-indovinelli, per cui le squadre devono indovinare il più velocemente possibile le piante (es. “sono una pianta che quando si spaventa diventa pungente, chi sono?”).

Il laboratorio permette anche di ragionare insieme sui motivi che hanno portato i bambini a scegliere determinate piante e a determinare certe emozioni: non saranno forse le stesse che provano anche loro? Le piante non saranno forse delle mediatrici per svelare le nostre emozioni e per ripartire?

Beate Weyland è professore associato di Didattica presso Unibz, sviluppa studi, ricerche e percorsi all’incrocio tra pedagogia, architettura e design, per il ripensamento dei luoghi e dei mondi dell’educazione tra spazi e didattiche.

Per saperne di più sul Progetto Eden