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Il gioco del design

a cura di Alessandro GarlandiniIl Vespaio

Chi sa cos’è un designer? Un signore che disegna le sedie? Sì, ma non solo. Un designer è una specie di inventore. Il designer inventa e progetta tutto ciò che ci circonda: gli oggetti, i giocattoli, gli elettrodomestici, i mezzi di trasporto, i vestiti, gli interni delle case, dei negozi e dei musei e molto altro ancora. Fa un bel disegno, decide la forma, le dimensioni e i materiali e poi o un’industria produce l’oggetto in milioni di copie o un artigiano lo costruisce a mano.

Qualunque oggetto, anche quello più insignificante, deve essere pensato prima di essere costruito. Pensate alla matita, il lapis, che tutti voi usate quotidianamente. Prendetela in mano, osservatela attentamente. È costituita dalla mina di grafite che lascia il segno, avvolta dal legno, solitamente colorato di giallo. A idearla così è Nicolas-Jacques Conté, prima esistevano solo carboncini o pastelli. Avvolgendo la grafite col legno si evita di sporcarsi le mani e i vestiti e la si protegge rendendola più resistente. E che forma ha? Non è cilindrica, è esagonale. Perché? Perché così non rotola via e non cade. Le forme e i materiali non sono scelti a caso, ma pensati da qualcuno: questo è un esempio di design.

Il designer deve essere molto curioso, creativo e porsi tante domande. Un po’ come fanno i bambini. Il designer si guarda continuamente intorno per capire quali sono i desideri e i problemi delle persone e come li può risolvere, inventando oggetti nuovi o migliorando quelli esistenti. Non basta però essere creativi. Bisogna fare tanta ricerca, studiare con attenzione i materiali che si possono impiegare e le tecnologie di produzione che usano le industrie, scegliere forme che siano funzionali ed ergonomiche, ovvero comode quando vengono utilizzati gli oggetti, ma anche piacevoli alla vista e al tatto. Deve inoltre essere sempre attento al pianeta, scegliendo materiali sostenibili e riciclati e pensando oggetti che non inquinino e che siano a loro volta riciclabili o riparabili quando giungono a fine vita.

Sembra molto difficile, ma alla fine è come un gioco: bisogna avere l’obiettivo ben chiaro, studiare le regole e poi inizia il divertimento! Allora proviamo anche noi a giocare insieme e a stimolare la nostra creatività.

L’obiettivo del gioco

L’obiettivo del Gioco del design è ideare e disegnare degli oggetti in determinati materiali che possano essere utili per determinate persone (e non solo) in alcuni luoghi specifici.

Le carte

Il gioco comprende un mazzo di 50 carte che potete scaricare e stampare con una comune stampante A4 a colori o in bianco e nero. Stampate le 5 pagine del pdf e ritagliate le carte lungo le linee tratteggiate. Le carte vanno divise in 4 piccoli mazzi. Come potete vedere, su ogni carta in alto a sinistra è indicato in piccolo il nome della categoria: 

cosa? indica un oggetto, 

chi? indica la persona (o l’animale) che dovrà usare l’oggetto, 

come? indica il materiale di cui deve essere fatto l’oggetto e 

dove? indica il luogo dove deve essere usato l’oggetto. 

La quinta pagina del pdf ha delle carte vuote per ogni categoria che potete personalizzare come volete per concentrare la vostra attenzione su specifiche situazioni.

Le regole del gioco

1.

Al gioco del design si gioca in gruppi di 3-4 persone. Nel mondo del lavoro, infatti, il designer lavora quasi sempre in gruppo con altri designer e con esperti di altri settori. Dovrete collaborare, senza mai criticare le idee dei vostri compagni di gruppo, né litigare o prendervi in giro.

2.

Ogni gruppo deve pescare 4 carte, una per categoria, in modo da avere il brief, ovvero l’obiettivo e le caratteristiche del progetto che dovrà ideare. Per esempio: dovrà progettare una valigia (cosa?) di carta (come?) per un esploratore (chi?) per il polo nord (dove?) oppure una tazza di gomma per un cane nello spazio. O un vestito di plastica per un robot a scuola. Verranno fuori spesso delle combinazioni apparentemente senza senso, ma dovete usarle come stimolo per la vostra creatività e immaginazione. Come deve essere la valigia di cartone per il polo nord? Dovrà avere altri materiali che la rendano impermeabile e resistente al freddo? Dovrà essere dotata di piccoli sci perché sia facile trasportarla sul ghiaccio? E la tazza per il cane nello spazio? Avrà una normale maniglia o qualcosa che si adatti di più alla zampa e alla bocca del cane e che funzioni bene anche in assenza della forza di gravità? E cosa ci fa un robot a scuola? Come dovrà essere il suo vestito?

3.

Ogni gruppo ha cinque minuti di tempo per dare un senso alle carte che gli sono capitate e provare a ideare l’oggetto e i suoi dettagli. Altri dieci minuti serviranno a disegnare su un foglio le idee elaborate dal gruppo.

4.

Al termine, ogni gruppo presenta agli altri compagni il proprio progetto e raccoglie pareri e opinioni dagli altri per migliorarlo. Si può anche scambiare con un altro gruppo una carta, se pensate, ad esempio, che un materiale sia più adatto alla vostra idea.

E adesso via, si parte! Sprigionate tutta la vostra creatività!


Alessandro Garlandini è designer e insegna design a NABA-Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. È co-fondatore de ilVespaio, network di professionisti che si occupano di ecodesign e sostenibilità a 360°. Come designer salta di palo in frasca: ha progettato condizionatori, stufe elettriche, trolley, borse, un tavolo per le sale di sterilizzazione degli ospedali, giocattoli, tartarughine di plastica riciclata, aeroplanini, mostre per bambini, kit didattici per le scuole, video didattici, persino murales. Ha vinto numerosi premi internazionali ed esposto in prestigiosi musei, in un aeroporto, presso alcuni ospedali, scuole e persino alla Sagra della Formaggella del Luinese.