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L’abbecedario
delle cose che
rischiano di perdersi

Articolo a cura di Lorenzo Naia

Ci hai mai fatto caso? Ci sono cose che hanno la tendenza a nascondersi, intrufolarsi, celarsi, smarrirsi. Non solo cose, capita anche con le persone; ti è mai successo, ad esempio, di perdere un AMICO? Non è che non sai dove sia, è che magari avete smesso di parlarvi o di giocare insieme. Chissà che queste parole ti facciano tornare il desiderio di sentirlo di nuovo. Nel caso, ti consiglio di prestare bene attenzione, proprio come occorre fare coi BISBIGLI, che se ne vanno in giro in punta di piedi ed è un attimo che scappino via.

Chi non scappa, invece, sono le CHIAVI, eppure alle volte frughiamo e frughiamo, nelle borse e negli zaini, nelle tasche e nelle stanze, ma non vogliono proprio farsi trovare. Quasi come quel giorno in cui mio nonno mise a soqquadro l’appartamento e si stava rassegnando a stare senza DENTIERA, finché non si accorse che era rimasta dove l’aveva lasciata, sul lavandino del bagno. Sarebbe una storia lunga da raccontare: per non perdermi in parole ci metterò semplicemente un ETC. ETC. ETC.

C’è poi chi è convinto di esser stato abbandonato dalla FORTUNA, ma la fortuna spesso vuole esser chiamata a gran voce, a quel punto ritorna. E c’è chi impugna le armi per non perdere la GUERRA, e non sa che la guerra fa perdere tutti. Perché si vince – non conosco altro modo – stando insieme e non contro. Poi, va beh, qualcuno stando insieme si fa prendere dall’euforia, un bicchiere tira l’altro e scappa qualche HIC! di troppo…

Anche la nostra Terra si ritrova a salutare molte cose, e in questo caso non tornano nemmeno indietro. Te ne sei accorto? Ricordo di aver letto su un giornale che al Polo Nord un ICEBERG è diventato piccolo piccolo e, senza neanche la possibilità di dirgli addio, puf, è sparito e mai lo rivedremo. Se ci penso, un senso di tristezza mi pervade; in fondo, però, quando una LACRIMA riga il volto, non è una lacrima sprecata, a patto che proviamo a chiederci come non farla scendere un’altra volta.

Niente lacrime, solo un po’ di agitazione, quando non trovi la MACCHINA nel posteggio. A me succede all’incirca una volta al mese, al supermercato,: “Dove diavolo ho parcheggiato?!”. Dopo un po’ la macchina la ritrovo, ma quanta NOIA a cercare! La noia, in effetti, si intrufola nelle nostre giornate, non sappiamo bene cosa farcene, eppure, dato che c’è, a qualcosa dovrà pur servire, no?! L’importante, in generale, è non perdere l’ORIENTAMENTO, ché se sei in ritardo rischi pure di perdere il PULLMAN e poi ti tocca farla a piedi.

Rientrato a casa, nel mio condominio accade un fenomeno strano: ogni volta che c’è da pagare, l’amministratore dimentica le QUOTE, e il mio vicino dimentica le RATE, insomma sempre di SOLDI si parla, ma i soldi vanno e vengono, mentre il TEMPO va e basta, e non c’è moneta che possa comprarlo.

Scommetto, infine, che almeno in una circostanza ti è scappato un UFFA!, perché è
facile smarrire la VOGLIA quando ne abbiamo poca, bisogna rincorrerla e prenderla per i capelli. Mi torna in mente un mio compagno che un giorno arrivò a scuola senza ZAINO, disse di averlo dimenticato a casa, ma io credo che non provò nemmeno a cercarlo. Perché ci sono cose che hanno la tendenza a nascondersi, intrufolarsi, celarsi, smarrirsi. Richiedono occhi coraggiosi che vogliano trovarle.

Lorenzo Naia dice di sé: “Se mi si chiede quale sia il mio mestiere, rispondo: la Tata Maschio! Ho lavorato per diversi anni con bambini e ragazzi e oggi continuo a occuparmi di infanzia, attraverso le parole: scrivo libri e realizzo progetti creativi per le famiglie. Racconto il mio punto di vista sul sito www.latatamaschio.it