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Libri fatti in casa

Laboratorio a cura di Libri Finti Clandestini

È possibile costruire dei libri fatti in casa?
La collaborazione tra Libri Finti Clandestini, James Bradburne e CIRCI (Centro Internazionale di Ricerca sulla Cultura dell’Infanzia) risponde, attraverso dei tutorial, in modo affermativo.

L’ultimo di essi riguarda la realizzazione di un sedicesimo casalingo. Ve lo raccontiamo qui di seguito… aggiungendo un pizzico di ironia.

Il nostro obiettivo sarà quello di far capire – tanto ai bambini quanto agli adulti che vogliano cimentarsi in questa sfida – come accoppiare e mettere in successione le pagine di un piccolo libretto composto da una serie di fogli inseriti uno dentro l’altro.

Materiale

  • Un foglio A4 (di spessore diverso in base a quanto vi ritenete esperti)
  • Pinzatrice
  • Forbici
  • Matita
  • Gomma
  • Tutto quello che si vuole per disegnare, scrivere, inventare una storia.

Premessa

Care bambine e cari bambini…
Sedicesimo è il nome dato a un foglio di carta piegato tre volte. Esso può essere la base per un libretto vero e proprio, ma solo se trattato in un certo modo, che scopriremo nel corso del laboratorio.

Cari esperti…
Dal punto di vista grafico (prendendo spunto dalla definizione di Corraini Edizioni) un sedicesimo è la misura tipografica che sta alla base della costruzione di libri e riviste.

Istruzioni

  1. Prendiamo il foglio che abbiamo scelto e pieghiamolo a metà sul lato lungo una prima volta (così da ottenere un quartino di stampa).
  2. Pieghiamo a metà il nostro foglio ancora una volta, sempre sul lato lungo che si è creato (così da ottenere un ottavo di stampa).
  3. Pieghiamo a metà una terza e ultima volta il nostro foglio, sempre sul lato lungo che si è creato (così da ottenere, infine, un sedicesimo di stampa).

Riaprendo il foglio scopriamo che che le pieghe lo hanno suddiviso in 8 parti uguali tra loro (8 sul fronte, 8 sul retro del foglio, per un totale di 16 facciate). Esse saranno le singole pagine del libretto.
Per creare un libretto vero e proprio, però, sarà necessario fare un po’ di ordine.


Richiudiamo il foglio secondo le pieghe fatte in precedenza.
Partendo dalla prima pagina (quindi mantenendo la piega del libretto sulla nostra sinistra, in modo che il libretto venga sfogliato come siamo abituati a leggere) e alzando di volta in volta le pagine e gli angoli del libretto che troviamo liberi, con un matita andiamo a numerare in successione le pagine che si sono create. Il segno dovrà essere leggero, perché dopo lo cancelleremo.

Attenzione!
Essendo ancora in costruzione, il libretto presenterà alcuni ostacoli, come la carta non ancora rifilata, dove bisognerà prestare più attenzione nella numerazione, senza saltare pagine.

Una volta terminata la numerazione, riapriamo il nostro foglio. Non preoccupatevi: a prima vista, i numeri vi sembreranno tutti in disordine, ma per ora è giusto così!


Richiudiamo il foglio, sempre seguendo le pieghe fatte prima.
Prendiamo le forbici e tagliamo tutti i lati del nostro rettangolo, tranne quello in corrispondenza della piega, mi raccomando!
Ci troveremo con 4 fogli uguali piegati a metà.
Queste pagine, sulla destra e sulla sinistra, davanti e dietro, avranno dei numeri strani, matti, che sono combinati quasi in modo misterioso.


Su questi fogli, ognuno può disegnare, scrivere, inventare, raccontare, colorare una storia con matite, pennarelli, pastelli, acquerelli e tutto quello che vuole.
Mi raccomando, bisogna fare questo seguendo i numeri in ordine, dal numero 1 al numero 16, altrimenti la nostra storia verrà capovolta!
Quando si è soddisfatti, raggruppiamo i nostri 4 fogli inserendoli uno dentro l’altro. Anche in questo caso bisogna fare attenzione a seguire i numeri, in modo tale che, seguendo le pagine, la successione da 1 a 16 sia corretta.


Prendiamo una pinzatrice e, con molta attenzione, pinziamo i nostri 4 fogli insieme in corrispondenza della piega: possiamo mettere due punti, uno in alto e uno in basso, o uno solo nel centro.
Ed ecco qui: il gioco è fatto!

Qualche consiglio…

Quando si disegna e si scrive la storia sulle pagine da 1 a 16 si possono anche cancellare i numeri a matita, per poi ridisegnarli meglio dopo… Attenzione, però, a non dimenticare il numero della pagina che stiamo disegnando!

Infine… Noi vi abbiamo dato le istruzioni da seguire, ma che ne direste di provare a invertirne l’ordine e a scambiare qualche passaggio? Potrebbe venirne fuori qualcosa di interessante!