Ciao! Questa è FarFarFare, la newsletter che ogni mese sceglie un tema e di settimana in settimana lo esplora attraverso laboratori, attività e tanti materiali che potrai usare a tuo piacimento.
La macchina della luce e delle ombre
Filmografia a cura di Flavio Pintarelli
Liberi di muoversi
Laboratorio a cura di Michela Antonella, Chiara de Filippo, Anna Stenico, Marion Torresani, studentesse del Master in Design for Children presso la Libera Università di Bolzano
Si dice che il buio sia assenza di luce. Quando incontrastato, riempie lo spazio di oscurità e trascina le tenebre fino al più piccolo e remoto angolino. Un mantello nero riveste ogni cosa e tutto ciò che ci circonda scompare, come cancellato. Una realtà inesistente e ignota che ci rende impotenti, ecco cosa ci spaventa del buio.
La verità, però, non sta tutta qui. Perché il buio non è solo questo, ma anche una condizione necessaria senza la quale alcune piacevolissime attività non sarebbero possibili.
Filmografia a cura di Flavio Pintarelli
Come sarebbe, per esempio, andare al cinema, se le luci non si abbassassero mai? Che cosa vedremmo sullo schermo bianco se nella sala non calasse il buio?
Se di notte vogliamo osservare quante più stelle possibile, dobbiamo rifugiarci nel meno illuminato angolino della terra. Se vogliamo dormire e sognare, per quante lucine ci terremo vicino, non possiamo fare a meno di chiudere gli occhi.
Il buio è un mare scuro, certo, ma dalle mille sfumature. Non è solo assoluto, tanto che spiragli visibili possono fenderlo senza per questo scacciarlo. E, anche quando è pesto, non intende affatto eliminare la realtà che conosciamo.
Laboratorio a cura di Michela Antonella, Chiara de Filippo,
Anna Stenico, Marion Torresani, studentesse del
Master in Design for Children presso la Libera Università di Bolzano
Al contrario, ne propone una versione nuova. L’ignoto a cui fa da sfondo esiste e non è spaventoso, bensì elettrizzante, tutto da scoprire e mettere alla prova.
Anche se è paradossale, sembra proprio che il buio ci permetta di vedere di più. Smorzando la luce, lascia affiorare immagini e dettagli preziosi e, oscurando il nostro sguardo, ci ricorda che abbiamo occhi sparsi su tutto il corpo, altrettanto curiosi e forse molto più liberi, che non vedono l’ora di guardarsi intorno.