Mappe sconfinate
Laboratorio a cura di Luigi Ferrauto
Raccontare ai bambini che cosa sia una mappa o addirittura chiedere loro di disegnarne una richiede che il loro sguardo e la loro immaginazione salgano verso il cielo: devono infatti provare a guardare il mondo dall’alto, per rappresentarlo come appare ai loro occhi, come se stessero volando.
Certo, molti bambini conoscono Google Maps e hanno familiarità con i linguaggi cartografici, ma rappresentare il mondo – che sia la propria casa, la mappa del tesoro o dei loro sogni – richiede uno sforzo di astrazione che trascende la geografia.
Quando i bambini giocano con lo spazio fisico ne deformano i bordi, annullano la scala, creano nuovi confini e delimitano spazi ignoti (“questa è una stanza in cui non sono mai entrato”). Il risultato è una geografia emozionale, fatta cioè dei loro luoghi e delle loro abitudini, estremamente soggettiva.
Bordi e confini della geografia emozionale non nascono da teorie oggettive e astrazioni scientifiche (il logos), puntano piuttosto al mythos, quella dimensione che usa il territorio per attribuirgli denotazioni personali e sempre diverse.
La mappa può diventare dunque un modo per far giocare i bambini con lo spazio fisico e scoprire nuovi mondi, inediti prima di tracciarla.
Nel corso dei Summer Escapes 2019 svolti presso Triennale Milano abbiamo provato a farlo. Dapprima abbiamo chiesto ai bambini di lavorare individualmente, ovvero di sorvolare il proprio appartamento e la propria cameretta con l’immaginazione per trasferirli in una prima piccola mappa.
Successivamente, ci siamo raccolti intorno a un enorme foglio capace di ospitare le idee e le mani di tutti e abbiamo chiesto loro di immaginare una mappa in grado di condurli, attraverso le avventure più mirabolanti, al tesoro che loro stessi avevano nascosto.
Luigi Farrauto ha un PhD in Design, ma visto lo scarso senso dell’orientamento disegna solo mappe. Ha vissuto a Porto, Amsterdam e Doha, è stato visiting researcher al MIT di Boston e docente a contratto in varie università italiane. Oggi vive a Milano, dove Insieme ad Andrea Novali ha aperto nel 2017 il 100km studio, specializzato in cartografia, segnaletica e wayfinding. Innamorato sia delle lingue sia di Asia e Medioriente, nel tempo libero studia l’arabo e il cinese. Autore Lonely Planet Italia dal 2013, ha scritto una dozzina di guide di viaggio e la Guida per salvarsi la vita viaggiando, con Remo Carulli.