Pagine senza limiti
Intervista a Suzy Lee
Che cosa sono bordi, limiti e confini quando si tratta di un libro? Coincidono con il contorno della sua copertina o con la forma che appare una volta che il volume è stato aperto? E che dire della linea che prova a separare le pagine: ci riuscirà o si confonderà nella storia immaginata?
Rispondiamo a queste domande con Suzy Lee, autrice de La Trilogia del Limite.
Nel tuo libro Alice in Wonderland hai giocato con numerosi confini e li hai attraversati: quello tra illustrazione e fotografia, quello tra letteratura e arte, quello dimensionale e, ovviamente, quello tra immaginazione e realtà. Com’è stato valicare tutti questi bordi in un libro solo? Esistono davvero?
Una volta che diventi consapevole di un confine, ne trovi tanti altri: il confine tra notte e giorno, il confine tra bambini e adulti, il confine tra le due pagine di un libro e il confine tra sogno e veglia…
In Alice in Wonderland, pensi di aver visto lo spettacolo di Alice e Coniglio Bianco a teatro, ma era solo un’illusione sul palco del camino. E tutto quello che vedevi sul camino era solo un’altra illusione sulle pagine di un libro. Ti accorgi che stavi sognando, ma solo dopo esserti svegliato. Che cosa succede, però, se stai ancora sognando? Se pensassi di esserti svegliato e di essere tornato nella realtà, nel presente, ma fossi ancora parte di un sogno più grande? Alice in Wonderland continua a fare la stessa domanda: come fai a sapere se ciò che stai vivendo è reale o no?
Il confine esiste davvero, ma è invisibile e non si sa mai quale lato è reale e quale no. Siamo sempre nel mezzo. E su questa linea di confine i bambini sono i migliori giocatori: a loro non importa se ciò in cui sono immersi è realtà o immaginazione!
Realtà e immaginazione sono davvero così separate tra di loro? C’è davvero un limite che le separa?
Direi che realtà e immaginazione sono separate, ma la loro esistenza ricorda una corda di paglia tutta attorcigliata. Sono due opposti contorti che formano un unico miscuglio intrecciato in cui è impossibile riconoscere con precisione l’una e l’altra. Per questo, non ha senso pensare che realtà e immaginazione siano eventi diversi; insieme fanno un solo evento. Siamo felici di accettare questa miscela e di goderci la fantasia come parte della realtà. I bambini ne sono più che consapevoli: possono godere della finzione perché possono separare la realtà e la fantasia, ironicamente.
Il confine è lo spazio che hai esplorato di più anche in molti altri tuoi libri: perché sei così affascinata dalla dimensione del tra?
Forse è proprio perché, nel fare concretamente un libro, ti appare una storia da leggere tra tutte le pagine che sfogli. Ciò che intendo dire è che a essere importante non è la singola pagina, ma ciò che si crea nel passaggio tra una pagina e l’altra. È come nella relazione tra due persone: il punto non sono io e non sei tu, ma quello che avviene tra me e te.
Hai da suggerire un breve laboratorio o anche solo un’azione che ci aiuti a vivere questa nuova dimensione del tra?
Nel mio libro Mirror c’è una coppia di pagine vuota. Dopo che la ragazza e il suo riflesso sono state trascinate al centro del libro, l’atmosfera della storia cambia. Possiamo farci questa domanda: che cosa accade in quel momento, nello spazio immaginativo che si apre a partire dalle pagine bianche?
Ecco la mia proposta: chiedere ai bambini di immaginare cosa succede alle due ragazze in quello spazio, raccontare una storia, scriverla o disegnarla. Non ci ho mai provato, ma potrebbe essere interessante.
Suzy Lee è autrice di libri pubblicati con grande successo in tutto il mondo. Tra i più acclamati, L’onda, Mirror e Ombra, che formano la cosiddetta “trilogia del limite”. L’onda ha vinto la medaglia d’oro della Society of Illustrators all’edizione 2008 di The Original Art, l’esposizione annuale dedicata ai migliori libri illustrati per bambini pubblicati negli Stati Uniti; rispettivamente nel 2008 e nel 2010, L’onda e Ombra sono stati inclusi tra i Best Illustrated Children’s Books del “New York Times”. Suzy Lee è anche l’autrice di River. Il cane nero (2019), Linee (2017) e Alice in Wonderland (2002), editi in Italia da Corraini. Ha illustrato See You Someday Soon (scritto da Pat Zietlow Miller, 2022), The Yulu Linen (scritto da Cao Wenxuan, 2020; menzione speciale al BolognaRagazzi Award 2021 nella categoria fiction), Una splendida giornata (scritto da Richard Jackson, 2017, pubblicato in italiano da Terre di Mezzo) e Apri questo piccolo libro (scritto da Jesse Klausmeier, 2012; pubblicato in italiano da Corraini). Nel 2022, Suzy Lee ha vinto il prestigioso premio Hans Christian Andersen. Attualmente vive e lavora in Corea.