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Prove di prossimità

Laboratorio a cura di Elena Turetti

Continuiamo a conoscere noi stessi a partire dagli alberi e dal mondo naturale, andando oltre il bosco.


Alberi in concerto


Disegno con un albero

Ci sono io e c’è un albero.
Disegno standogli accanto, sotto, nei pressi, dentro, se posso.
Disegno a lungo, ritorno più volte e ogni volta disegno una cosa diversa: una radice da sopra, una radice da sotto, un porzione di corteccia, un buco, un nodo, il ciondolare di un ramo, il bordo della chioma, una porzione di ramaglia da dentro, le foglie da sotto, un ramo spezzato, il movimento dei fiori, la salita della linfa e tutto quanto vedrò grazie al disegno fatto appena prima.
In un crescendo di confidenza e di attenzione insieme.
Brandelli di disegni e disegni lunghissimi e fitti, a seconda di quel che mi pare serva ogni volta.

Il disegno non è forse una forma di prossimità?


LETTURE CONSIGLIATE
Se le mele avessero i denti, Milton e Shirley Glaser, Corraini Edizioni, 2017
Il mio piccolino, Germano Zullo, Albertine, Bompiani, 2018
Atlante di zoologia profetica, Atelier dell’Errore, Corraini Edizioni, 2016

Oltre il bosco è un progetto sviluppato in Valle Camonica con le cooperative sociali Il Cardo, Azzurra e Arcobaleno. Oggi è anche un progetto editoriale che raccoglie e sintetizza l’attitudine ricercata attraverso un piccolo kit che riunisce: gli strumenti usati nei laboratori, le domande poste ai bambini e evocate dagli stessi, gli albi illustrati raccolti e usati, le attività realizzate. Quattro card dedicate agli strumenti usati, cinque card dedicate a dieci diverse attività laboratoriali applicabili a gruppi diversi e una card dedicata alle domande a cui abbiamo cercato di dare una risposta. Combinando strumenti e domande, domande e albi, albi e attività si possono costruire in maniera autonoma tanti percorsi diversi di esplorazione del sé nel bosco. Questo piccolo progetto editoriale vuol essere uno strumento di lavoro per insegnanti ed educatori e tutti coloro che si pongono in una relazione di educazione, cura e assistenza verso il minore o la persona con disabilità. Può
essere usato nelle scuole, nei servizi all’infanzia, nei tempi scuola e doposcuola, nei campi estivi, nei centri aggregativi. Nei progetti di cura del bambino con bisogni educativi speciali, nei progetti di cura della persona con disabilità, nei progetti di educazione ambientale, nei progetti di formazione insegnanti, educatori e bibliotecari. In questo senso può essere usato da un educatore verso un minore, da un educatore verso una persona con disabilità, da un educatore verso un adulto, da un educatore verso altri educatori.


Elena Turetti: Dopo una lunga esperienza come docente, mi occupo di progettazione in ambito culturale dal 2009. Negli anni ho maturato una buona esperienza nella costruzione di partnership pubbliche e private, nel coinvolgimento delle scuole di ogni ordine e grado, dei musei, delle biblioteche attorno a bisogni educativi comuni, con particolare attenzione alla costruzione di comunità educanti, alla cittadinanza attiva di bambini e ragazzi, alla diversità come risorsa.
La volontà di spingere la sperimentazione sempre un po’ oltre, provare nuove strade per fare educazione e nuovi modi per costruire cortocircuiti tra i contenuti  e le modalità di apprendimento, lavorando sempre e comunque in équipe multidisciplinari, connota e qualifica il mio modo di lavorare.
Ho lavorato principalmente in contesti alpini e prealpini, con un occhio di riguardo alle esperienze di altri gruppi di ricerca attorno all’apprendere facendo e all’apprendere dall’errore, in contesti formali e informali.
Dedico una porzione cospicua del mio tempo alla sviluppo di progetti educativi dedicati alla lettura, alla letteratura illustrata, all’illustrazione in tutte le sue forme come possibile canale di espressione autonoma per adulti e bambini. Considero l’educazione uno dei principali strumenti critici a mia disposizione, che mi consente di guardare avanti e anzitempo ai cambiamenti della società civile e del suo rapporto con il paesaggio.
A tal scopo nel 2017 ho creato SPICCA un laboratorio permanente dedicato alla concezione e sperimentazione di progetti di educazione.