Restauro immaginario
A cura di Marco Peri
Questo è un laboratorio per l’immaginazione.
Il restauro è l’attività che si occupa della protezione e cura dei manufatti artistici. Molte delle statue del passato hanno attraversato i secoli, ma non sono arrivate tutte intere ai giorni nostri.
La Venere di Milo è una statua che rappresenta la divinità greca Afrodite, venerata come dea della natura, dei campi e dei giardini, della fecondità, dell’amore e simbolo della bellezza femminile. La statua è stata scoperta casualmente coltivando un campo sull’isola greca di Milo, dove purtroppo fu trovata priva di braccia.
Quando venne portata a Parigi nel palazzo del Louvre (dove si trova ancora oggi), si aprì un’accanita discussione su come restaurarla. Si cercarono a lungo le sue braccia: in un campo vicino se ne trovarono persino due, ma non erano le sue.
Infine, dopo lunghe dispute si decise di lasciarla com’era e di non restaurarla affatto.
Ecco allora che cosa puoi fare!
Immagina come dovevano essere le braccia della Venere di Milo. Osserva attentamente i dettagli della statua e usa il tuo corpo per prenderne la posa: come metterai le tue braccia?
Gli studiosi hanno riflettuto a lungo su come potesse apparire e sono giunti a questa conclusione: che te ne pare?
Il discobolo Lancellotti è una statua senza testa e frammentaria del discobolo di Castelporziano. Entrambe sono copie romane dell’originale realizzato in bronzo dallo scultore greco Mirone, oggi sono conservate al Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo a Roma. Rappresentano un atleta nel gesto di lanciare un disco.
Prova ad assumere la sua posizione…
è molto più difficile di quanto sembri, perché è tutta una questione di equilibrio: devi bilanciare il lato sinistro e il lato destro del corpo.
Il restauro talvolta è impossibile perché i frammenti mancanti sono troppi. Anche in questo caso, però, le opere non mancano di fascino e bellezza. Ne è un esempio il Torso Gaddi, esposto nella Galleria degli Uffizi di Firenze.
Immagina come poteva apparire il resto del corpo: potresti personalizzarlo con foto che ritraggono parti del tuo corpo o potresti disegnare ciò che manca:
L’artista contemporaneo Fiabo Viale, affascinato dalla statuaria antica, ha deciso di creare una copia del busto aggiungendo un elaborato tatuaggio:
Puoi provarci anche tu! Cerca l’immagine di una scultura in marmo bianco che ti piace e disegna un tatuaggio!
Ho perso la testa!
Questa statua, chiamata Nike di Samotracia, è la rappresentazione della dea della vittoria, raffigurata come una donna alata, simbolo di libertà, e nel corso della sua lunghissima storia ha letteralmente perso la testa.
Prova a immaginare come poteva essere il volto di questa statua e disegnalo…
Fai attenzione, perché in origine la Nike di Samotracia aveva anche le braccia… come potevano apparire?
Dopo averci provato, confronta la tua idea con quest’ipotesi ricostruttiva:
Nessuno è in grado di reintegrare le parti mancanti di queste statue… Tu avresti qualche idea per completarle?
Infine, usa la tutta la tua immaginazione per continuare il restauro di queste teste frammentarie:
Marco Peri storico dell’arte, educatore museale. Specializzato nella creazione, produzione e mediazione estetico-culturale. Il suo lavoro si focalizza sulla sperimentazione di attività interdisciplinari tra arte e educazione. Progetta e sviluppa percorsi educativi per i musei e corsi di alta formazione per operatori e insegnanti. Collabora abitualmente con musei, festival, istituzioni e associazioni nella cura e sviluppo di programmi culturali e nella creazione di risorse didattiche innovative. Ha collaborato con il Museo MART, Palazzo Grassi/Punta della Dogana, Peggy Guggenheim Collection, National Gallery di Londra e la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. Attualmente è docente nel Master Museum Experience Design presso l’Istituto Europeo di Design.