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Su di sé

Articolo a cura di Riham Farahoui

Di fronte alla domanda “cosa voglio fare da grande” rimango perplessa.
Questa domanda mi mette un po’ di angoscia, stress – non saprei come spiegarlo -, perché ancora non lo so, che cosa voglio fare. Di solito una persona alla mia età, che è agli ultimi anni di scuola superiore, lo sa già. 
Io invece no, non lo so ancora.

Io, anche per la scelta dopo le scuole medie, non sapevo niente. Non sapevo orientarmi, in fin dei conti ero piccina. 
Secondo me è sbagliato far già decidere a quell’età l’indirizzo degli studi. 
Ora studio in un Istituto Socio Sanitario, ma non è un percorso che sento mio.  Onestamente, nel mio primo anno non sapevo neanche cosa trattasse questa scuola. L’ho scelta perché me l’hanno proposta i miei genitori e qualche parente, e io ho accettato di farlo senza pensarci troppo: non avevo idee ed ero inconsapevole; non ero conscia di cosa sarei andata a fare. 
Ora come ora, mi tranquillizza e rassicura il fatto che ci sia l’università, una possibilità per poter scegliere e riprogettare la mia vita ma da persona più matura e consapevole. Non importa se sceglierò qualcosa che non c’entra con il mio percorso di studi precedente, perché, insomma, di persone che hanno fatto così ce ne sono tantissime. L’importante è essere motivati, perché si tratterà di una decisione che ci porteremo dietro: non voglio avere alcun rimorso, voglio costruire una me spensierata, una me grande tranquilla, capace di viversi la vita e basta.

La domanda “Che cosa vuoi fare da grande?” implica che ora non lo sia ancora, grande. Io, però, penso di esserlo anche ora. Anzi, credo di essere troppo grande per la mia età. Questa è una cosa che non solo sento io, ma che mi viene anche detta. Quando capita, non mi offendo; al contrario, ne vado fiera. 
Essere grandi per me non è l’età, ovvero un numero, ma la persona: tante persone piccole sono grandi e tante persone grandi sono piccole; è tutta una questione di maturità e mentalità, di prospettiva… è difficile da spiegare.

Il mio sogno è raggiungere l’indipendenza il prima possibile. Desidero non essere più vincolata da nessuno, poter contare solo su me stessa ed essere libera del tutto. Il mio interesse è essere indipendente.

Voglio essere libera di fare quello che voglio: vivere la vita a pieno e fare tante esperienze. Non ho progetti particolari: colgo le opportunità, che poi diventano esperienze.

Essere una donna stabile, con cervello indipendente, e libera è una cosa a cui non rinuncerei. 
Questa è la mia idea da sempre, e penso che resterà.

Mi presento: sono Riham Farhaoui, una giovane ragazza che vive a Milano. Sono cresciuta qui, ma ho origini nordafricane, esattamente del Marocco. Non sono chissà che persona e non ho fatto chissà che cosa nella mia vita per scriverlo in questa piccola presentazione: sono una ragazza semplice, che si vive la vita e coglie tutte le opportunità possibili. Questa è una: scrivere questo piccolo testo mi è piaciuto tantissimo, anche se all’inizio non ero convinta di riuscire a scrivere qualcosa di decente. Sono stata la prima a ritirarmi di fronte a questa proposta, ma a motivarmi un po’ è stata anche Costanza, che poi mi ha parlato.
Ringrazio Costanza e Ilaria per quest’opportunità.