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Su di sé

Articolo a cura di Riham Farahoui

Di fronte alla domanda “cosa voglio fare da grande” rimango perplessa.
Questa domanda mi mette un po’ di angoscia, stress – non saprei come spiegarlo -, perché ancora non lo so, che cosa voglio fare. Di solito una persona alla mia età, che è agli ultimi anni di scuola superiore, lo sa già. 
Io invece no, non lo so ancora.

Io, anche per la scelta dopo le scuole medie, non sapevo niente. Non sapevo orientarmi, in fin dei conti ero piccina. 
Secondo me è sbagliato far già decidere a quell’età l’indirizzo degli studi. 
Ora studio in un Istituto Socio Sanitario, ma non è un percorso che sento mio.  Onestamente, nel mio primo anno non sapevo neanche cosa trattasse questa scuola. L’ho scelta perché me l’hanno proposta i miei genitori e qualche parente, e io ho accettato di farlo senza pensarci troppo: non avevo idee ed ero inconsapevole; non ero conscia di cosa sarei andata a fare. 
Ora come ora, mi tranquillizza e rassicura il fatto che ci sia l’università, una possibilità per poter scegliere e riprogettare la mia vita ma da persona più matura e consapevole. Non importa se sceglierò qualcosa che non c’entra con il mio percorso di studi precedente, perché, insomma, di persone che hanno fatto così ce ne sono tantissime. L’importante è essere motivati, perché si tratterà di …