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Terremoto in vista

A cura di Monica Gilli

“L’atto dinamico del conoscere implica un’operazione di riempimento che è attribuzione di senso all’oggetto della percezione” – Edmund Husserl

Spesso e volentieri compiamo delle scelte che motiviamo sulla base di convinzioni inoppugnabili. Non ci viene neanche in mente che qualcosa possa essere diverso da come l’abbiamo sempre immaginato. Eppure, se accettiamo che la realtà, in tutte le sue forme, è fatta di tanti punti di vista diversi, dobbiamo riconoscere che il nostro è solo uno dei molti possibili. Insomma, il rischio che le nostre certezze possano venir meno è dietro l’angolo.

L’attività che vi proponiamo qui, che è una rivisitazione di un gioco presentato quasi trent’anni fa in un corso della New York University, è fatta proprio per esercitarsi a prepararsi al peggio.

Non vi servirà nulla se non:

  • Fogli di carta
  • Matite colorate
  • Una penna

Immaginiamo che la vita sul pianeta terra non sia più possibile e che, per salvarsi, l’umanità debba preparare una navicella spaziale da lanciare nello spazio alla ricerca di un nuovo pianeta. Qui si potrà ricominciare da zero, dando vita a una nuova civiltà, ma a farlo potranno essere solo sette persone, perché tanti sono i posti disponibili sulla navicella.

A voi è consegnata una lista di candidati, tra cui figurano:

  • Un cuoco
  • Una dottoressa
  • Un architetto
  • Un falegname non vedente
  • Un musicista
  • Un poliziotto
  • Un atleta

Avete 15 minuti di tempo per scegliere a chi spetta, secondo voi, uno dei sette posti disponibili sulla navicella.
Per schiarirvi le idee, potete disegnare tutti i candidati, assegnando a ciascuno di loro i particolari che li caratterizzano.
Ora dichiarate la vostra scelta e motivatela.
Sarà stata la scelta giusta?

Attenzione, però. Un imprevisto arriva a complicare le cose. La scelta è stata fatta e la navicella è partita, ma un nuovo documento arriva a fornirci informazioni che prima ci mancavano.

La lettera ufficiale appena arrivata recita così:

“Il cuoco ha appena iniziato il suo nuovo lavoro e conosce solo la ricetta del minestrone.
La dottoressa è un veterinario esperto, ma sul nuovo pianeta non ci sono animali.
L’architetto è specializzato nell’ideare ponti, ma sul nuovo pianeta non ci sono fiumi né valli.
Il falegname non vedente è un famoso maestro delle costruzioni in legno, bravissimo a spiegare e a insegnare le sue conoscenze e abilità a chiunque.
Il musicista è un abilissimo contrabbassista e il suo strumento non sarebbe mai entrato nella stiva della navicella.
Il poliziotto è un giovane molto buono e ha paura delle armi. Non farebbe male a una mosca e quando vede una pistola sviene.
L’atleta è un nonno che ha vinto in passato le olimpiadi.”

È molto probabile che queste nuove informazioni vi abbiano spiazzato, facendo crollare le convinzioni su cui avevate costruito la vostra scelta. Il tempo a disposizione era poco, è vero, ma noi siamo stati subito portati ad associare a ciascun candidato determinate caratteristiche. Non ci è neppure venuto in mente che i singoli casi potessero presentare particolarità così lontane dall’immaginario comune.

Provate a ripetere lo stesso gioco ipotizzando nuovi candidati e divertendovi a elaborare una nuova “lettera dell’imprevisto”. Vi sorprenderete a stupirvi ogni volta.

Questo gioco ci costringe a considerare i pregiudizi e gli stereotipi che inconsapevolmente accompagnano la nostra interpretazione della realtà. Ci pone di fronte alla necessità di scavare più a fondo, scalfendo il primo strato di conoscenze, anche al fine di fare scelte migliori.

Insomma, ci convince a scoprire ciò che si nasconde tra, dentro e sotto la realtà.

Monica Gilli è maestra d’infanzia e allieva dei bambini, pedagogista critica e sognatrice, sempre in movimento e alla ricerca di significati e storie da raccontare.