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Tracce di Filosofia

Bibliografia a cura dei Ludosofici

I volumi che seguono intendono essere di supporto e di ispirazione per praticare la filosofia insieme ai bambini e alle bambine.

PHILOGRAPHICS: BIG IDES IN SIMPLE SHAPES
di Genís Carreras, Bis Pub
La filografia consiste nello spiegare grandi idee in forme semplici, fondendo il mondo della filosofia e del design grafico. Qui ci sono novantacinque disegni, ognuno raffigurante un diverso “–ismo” utilizzando una combinazione unica di forme geometriche, colori e una breve definizione della teoria.

PICCOLE GRANDI DOMANDE di Oscar Brenifiér, Giunti Junior
Volumi dedicati ai bambini che voglioni rispondere con serenità e divertimento alle prime grandi questioni della vita: se stessi, la vita, il mondo. Il libro fa parte di una collana pensata anche per quei “grandi” che preferiscono offrire loro un’occasione di dialogo piuttosto che risposte preconfezionate.

QUESTA SONO IO di Domenico Barillà, Carthusia
Nella pancia della mamma si è soli, ma ci si sente protetti e sicuri. Poi si nasce, s’incontrano gli altri e tutto cambia, i confronti e le domande sembrano non finire mai. E una domanda, una in particolare, spunta su tutte le altre: ma chi sono io? Gli altri mi riconoscono per il mio aspetto fisico, ma anche per le mie idee e per i miei gusti. Ho un carattere preciso, un carattere che però col tempo può cambiare. Ho delle opinioni, ma anche queste possono cambiare. Ed è bello così. Cresco e cambio, cambio in continuazione, eppure rimango sempre me stesso perché il mio corpo e la mia mente portano con sé il ricordo di quello che ho vissuto, dei gesti e delle parole che ho ricevuto. In questo continuo cambiamento a volte ci si sente un po’ confusi… e allora come si fa? Si discute con gli altri. Parlare con gli altri ci aiuta a prendere le misure giuste del nostro spazio e delle nostre idee, ci aiuta a capire chi ci vuol bene davvero e chi no. Parlare e ascoltare ci aiuta a volerci bene e a confrontarci con chiunque, senza paura.

ESSERE O APPARIRE di Jorge Lujan, Terre di Mezzo
Una bambina rivela di essere molto diversa da quello che sembra: ha una fronte ampia ma poche idee dentro, un naso piccolo eppure un fiuto eccezionale, ci vede poco, ma percepisce i sentimenti delle persone.  Un testo semplice e profondo che invita ad avventurarsi oltre l’apparenza.

TU CHI SEI? di Ludosofici, Corraini Edizioni
Tu chi sei? Facile, sei tu! Semplice la risposta, quasi banale: ma siamo sicuri che sia veramente così? Sin dagli albori, l’uomo si è confrontato con questo interrogativo cercando risposte in tutti i campi. Anche i Ludosofici hanno voluto dare il loro contributo: sembra però che abbiano complicato ancor più le cose! Infatti in questo libro non danno neanche una risposta ma pongono solo domande. In questo cammino, si sono fatti aiutare però da tanti illustri personaggi che, come loro, cercano di vedere il mondo da prospettive insolite: artisti, grafici, illustratori e ovviamente filosofi: Socrate, Eraclito, Deleuze, Nancy… Tutti hanno dato una mano in questa ricerca! Oltre a tante immagini accompagnate da nuove domande (perché non sono mai abbastanza), ci saranno anche brevi proposte di attività che cercheranno di gettare nuova luce sulle possibili risposte, continuando a spronarci nella ricerca di nuovi punti di vista.

QUESTA NON È UNA ROSA di Ludosofici, Corraini Edizioni
“Questa non è una rosa” è un libro pieno di domande. Domande che ci siamo sempre posti o su cui non ci siamo mai soffermati. Un percorso di lettura pieno di interrogativi e riflessioni su quanto sia importante dare un nome alle cose e quanto siano preziose le parole che usiamo tutti i giorni (o quelle che abbiamo usato una sola volta nella vita). Attenzione però: se cercate delle risposte vere e proprie, non le troverete tra queste pagine! Sarete voi a doverle trovare, mettendovi in gioco e in dubbio, anche attraverso l’aiuto di molti esercizi che sarete chiamati a fare! Che cos’è un “cicapu”? Che nome dare a tutte le sfumature di verde del mondo? Attraverso un nome, possiamo far esistere un “alieno-pianta”? E uno “stivale-drago”? Siete pronti a rispondere? Scoprirete quanto lontano può portarvi un manuale di ludo-filosofia!

SESSANTA COSE IMPOSSIBILI DI PRANZO di Harriett Russell, Corraini Edizioni
Alice si mise a ridere. «È inutile che mi ci provi, non si può credere alle cose impossibili». «Forse non hai la pratica necessaria, — disse la Regina. — Quando io avevo la tua età, mi esercitavo per mezz’ora al giorno. Ebbene, a volte credevo nientemeno che a sei cose impossibili prima di colazione». da Lewis Carroll, Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò. L’amabile conversazione fra Alice e la Regina Bianca è il punto di partenza di questo surreale libro di Harriet Russell. Chi è venuto prima, l’uovo o la gallina? Dov’è il centro di nessun posto? Come si arriva alla fine di un arcobaleno? E dove trovare l’ago nel pagliaio? Ci sono domande che non hanno risposte, o che sono così difficili da essere impossibili. Altre ancora hanno così tante risposte che è impossibile darne una sola. A tutti i curiosi che si sono cimentati con domande, idee e indovinelli così singolari, questo libro offre la possibilità di credere fino a 60 cose impossibili prima di pranzo! E come nel romanzo di Lewis Carroll, pagina dopo pagina le illustrazioni di Harriet Russell costruiscono un mondo in cui le cose non sono poi così impossibili come sembrano.

COS’È L’INTENZIONALITÀ? di Marco Dallari, Artebambini
Osvaldo (un bambino che ha lo stesso nome di Licini, pittore italiano del Novecento) parla con la Luna, che si chiama Amalassunta. Lei lo aiuta a capire come i nostri pensieri e la nostra stessa identità emergano confrontandoci e specchiandoci in ciò che è fuori di noi: gli altri, le cose e, perché no, la stessa Luna.

LA GRANDE DOMANDA di Wolf Erlbruch, E/O
[…] Da qualsiasi punto di vista la guardiate LA grande domanda avrà sempre una risposta diversa ma l’unica sempre vera sarà la risposta della morte, è questa la grandezza della vita ed è questa l’immensità dell’unico autore che, solo in assoluto nel panorama dei libri per bambini e degli albi illustrati, riesce a parlare di queste cose direttamente, senza metafore, senza giri di parole e restituendo alla vita e alla morte la poesia e l’inesorabilità che le contraddistingue […]. (Roberta Favia, Teste Fiorite)