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Umanità aumentata

Playlist a cura di Matteo Polettini

Se le macchine “pensano” e gli umani si comportano sempre più come congegni, che cosa ci distingue da un computer?
Una playlist che gioca con gli algoritmi e le regole del gioco del comporre musica.


Atom™, ICH BIN MEINE MASCHINE

La macchina di se stessə.

Luigi Dallapiccola, QUADERNO MUSICALE DI ANNALIBERA

La dodecafonia è la regoletta ferrea per cui nessuna delle dodice note può tornare prima che si siano suonate le altre. La musica combinatoria che ne origina è di difficile ascolto anche se di grande impatto emotivo e intellettuale. Luigi Dallapiccola riesce, dentro la regola, a produrre dei pezzi quasi tonali ed evocativi. Forse meno audaci, ma più umani.

Radiohead, PARANOID ANDROID

OK Computer è il titolo dell’album che contiene questa stupenda sintesi di patologia umana e artificiale. Molti momenti “OK computer” succedono nella nostra vita quotidiana: per esempio questo momento in cui il commentatore dice che il computer non approva la mossa che il campione del mondo di scacchi ha appena giocato. Quali momenti “OK computer” individuate nelle nostre vite?

J. S. Bach, DURCH ADAMS FALL IST GANZ VERDERBT – BWV 705

Nei corali la struttura dell’armonia moderna è più leggibile, con le sue regole rigide ma cristalline. Bach sarebbe stato talmente abile nel manipolarla da poter iscrivere il suo nome (B-A-C-H: si♭-la-do-si) nella seconda cadenza. Caso o volontà? Sulla numerologia in Bach si sono scritti libri inutili, e anche noi umani dobbiamo ben guardarci dal vedere numeri dappertutto.

John Coltrane, GIANT STEPS

Coltrane va in sala registrazione con l’idea di improvvisare su una sequenza difficilissima, studiata a tavolino: salti di terza maggiore discendente. Il pianista Tommy Flanagan si perde nella nuova struttura e dopo un tentativo di assolo convenzionale (al terzo munuto) molla l’osso e ripiega su qualche accordo di raccordo, per restituire la palla al nuovo algoritmo di sassofono.

Blonde Redhead, THIS IS NOT

Questa l’ho messa perché mi piace tanto.

Gesualdo Da Venosa, LANGUISCE ALFIN

Qui siamo addirittura prima dell’armonia tonale, quando valevano altre regole/algoritmi. Eppure era già quasi musica dodecafonica? L’uso continuo di tutte le note (cromatismo) da parte di Gesualdo è molto studiato, come anche il suo lato criminoso.

Maurice Ravel, BOLERO

La variazione è un algoritmo semplice: tante ripetizioni di un tema con modificazioni. I BBB, campioni della variazione, hanno creato strutture magnifiche, dove nonostante la matrice non sembra mai di sentire lo stesso pezzo. Poi Chopin scrive la Berceuse, puro orpello (?!). Poi Ravel, dopo aver terminato la tradizione del Valzer, termina anche quella della variazione, scrivendo un tema che varia solo per l’orchestrazione…

Alvin Lucier, I AM SITTING IN A ROOM

Si spiega letteralmente da solo.

Sun Ra, SPACE IS THE PLACE

Mi sono chiesto: quanto ci può essere di più lontano da un algoritmo? Questa è la mia risposta. L’afrofuturismo è stato un tentativo delle comunità afroamericane di reinventarsi un mito delle origini.

Gabrio Taglietti, STUDIO N.8 “HONKY-TONKY”

Una volta Gabrio mi mostrò un pezzo a cui stava lavorando, scritto secondo regole molto rigide (simili a quelle dodecafoniche). Poi però a un certo punto mi ha detto: qui ho messo questo altro accordo, perché mi piaceva di più!

Sergej Prokofiev, TOCCATA OP. 11

L’algoritmo è che ogni qualche frammento di secondo martella un suono. Quello che Prokofiev riesce a incunearci dentro, in termini di melodie e armonie, è entusiasmante/incredibile. L’umanità è aumentata dallo splendore di una pianista che ha suonato con tutti e tutte, in qualsiasi occasione.

Steve Reich, DRUMMING

Qui l’algoritmo, un po’ come nel Bolero, è dato dall’accrescimento, dagli sfasamenti, dalle transizioni. Il risultato è quasi una musica rituale. L’aspetto però più preoccupante è che per eseguire questo pezzo serve addestrare schiere di umani pronte a eseguire un algoritmo-partitura con precisione quasi ossessiva. Questo pezzo mi è sempre molto piaciuto, ma ora lo trovo un po’ nazista.

MUSICA RITUALE GNAWA

A mia figlia di due mesi piace tantissimo ascoltare le playlist di Youtube di musica Gnawa. I suonatori si incontrano dandosi appuntamento tramite il passaparola.

Susanna Laterza e Alberto Motolese, DE PUTREFACTIONE

Cosa si può fare con un talento incredibile e un po’ di strumenti acustici ed elettronici?

Aphex Twin LIVE at Club To Club (Turin Festival 2019)

Un maestro della manipolazione elettronica ci obbliga alla calca, al sudore, all’assunzione consapevole, alla presenza. A chi non c’era non rimane che sperare che prima o poi faccia un altro concerto.