Un infinito, tanti infiniti
Laboratorio a cura dei Ludosofici
I numeri, proprio come le parole, vogliono provare a descrivere la realtà.
La raccontano a modo loro, contandola e misurandola. Si impegnano il più possibile, perché, proprio come le parole, cercano di restituirne anche gli aspetti più invisibili e misteriosi.
A volte, però, si devono arrendere. O meglio, devono farlo nelle nostre mani e nella nostra voce. Qui, i numeri non riescono più a rispecchiare le quantità sempre più enormi e le figure più inimmaginabili di cui è fatto il mondo.
Perciò, si disperdono e, lasciandoci indietro, continuano da soli la loro esplorazione.
Di fronte alle prove più difficili, i numeri cedono il passo all’infinito: una versione di loro meno rigida e più fluida, vaga quel tanto da non imprigionare la realtà e le sue possibilità.
Quando ciò accade, i numeri si trasformano indistintamente in un unico simbolo, un otto rovesciato perennemente percorribile, e si dicono pronti a fondersi con i mondi che non intendono contare o misurare.
Ma quali e quanti sono questi mondi?
In questo piccolo laboratorio, i bambini e le bambine, dopo un primo momento di riflessione e di dialogo, saranno chiamati a costruire il proprio libro dell’infinito: un insieme di pagine – quante, non si sa -, capaci di raccogliere i tanti, diversi, infiniti infiniti che ci circondano.
Materiali
- cartoncini colorati formato A5;
- spago;
- pastelli a cera.
Svolgimento
- Per ogni infinito immaginato e rintracciato, si sceglierà un simbolo o una rappresentazione che andrà a riempire una pagina del proprio libro.
- La pagina, ovvero il primo cartoncino colorato completato, sarà forata sul lato corto, così da poter essere unita alle altre pagine attraverso un anello di spago, che, all’occorrenza, sarà slegato e riannodato per accogliere nuovi infiniti.
- Il risultato sarà un libriccino le cui pagine gireranno all’infinito, senza inizio, senza fine e senza sosta.