Una realtà che ne contiene altre mille
A cura di Monica Gilli

John Keating, professore di letteratura al Welton College, durante una lezione sale sulla cattedra e dice ai suoi studenti:
“Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse” [1].
Che cosa appare ai nostri occhi? Siamo convinti che sia il mondo, esattamente così com’è. Ne siamo talmente sicuri che, sempre di più, giorno dopo giorno, ci abituiamo a pensare che la realtà sia un elemento oggettivo. Eppure non è proprio così. Anzi, è proprio quando si crede di conoscere qualcosa alla perfezione che è necessario imparare a guardarla da un’altra prospettiva.
Basta cambiare il punto di vista, la prospettiva da cui si osserva, perché il mondo appaia diverso da come siamo abituati a pensarlo. Del resto, quanti sono gli occhi che osservano la realtà? E quali storie si celano dietro quegli sguardi? Quante sono le persone e le culture che interpretano il mondo? Quante le lingue che lo traducono?
La stessa realtà è fatta di infinite e diverse sfumature; è attraversata da innumerevoli trame. Le nostre convinzioni sono relative, le nostre conoscenze non sono mai definitive, perché il mondo si compone di così tanti sguardi, è interpretato in così tanti modi, che non può che contenerli tutti, nutrendosi di essi e mutando insieme a loro.
Cambiare punto di vista fa paura, ma è anche elettrizzante, perché ciò che ci sembrava indubitabile improvvisamente appare nuovo e sconosciuto. Le nostre certezze potrebbero crollare, ma proprio per questo sappiamo di avere ancora tanto da scoprire.
Dunque ora sta a voi decidere.…