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La vendetta del testo
Laboratorio a cura di Flavio Pintarelli
Alla scoperta dell’e-lit
Intervista a Roberta Iadevaia
E un po’ di cose curiose che abbiamo selezionato su internet
Nel corso della nostra esperienza scolastica e accademica, incontriamo spesso la letteratura: la studiamo, la frequentiamo, alcuni di noi se ne appassionano, altri la subiscono come una proposta inevitabile e noiosa; tutti, bene o male, se ne fanno un’idea. Che cos’è, però, la letteratura? Posta così, a bruciapelo, questa domanda ci mette in difficoltà. La letteratura porta un nome che ne rivela il materiale di composizione: le lettere, atomi da combinare secondo significati e intenzioni. Lo scrittore se ne prenderà cura, le disporrà e le affiderà in modi più o meno autorevoli; il lettore le raccoglierà e le farà proprie con maggiore o minore prepotenza.
La vendetta del testo
Laboratorio a cura di Flavio Pintarelli
La letteratura, per esistere, ha bisogno di scrittori e lettori. Ma come cambiano queste figure quando incontrano il mondo digitale e i suoi complessi e misteriosi linguaggi?
Negli ultimi anni della sua lunga esistenza, la letteratura ha scoperto il linguaggio del codice informatico: è scritto, è umano, è reale. Perché non usarlo per provare a comunicare in un presente che corre, fugge e che è già subito passato? Del resto, la letteratura, insieme a coloro che la rendono possibile, si è fatta carico del compito di accompagnare, rispecchiare e commentare il tempo nel quale procede. Da sempre, cerca di farlo attingendo agli alfabeti di volta in volta disponibili: grafemi, simboli, punteggiature, che risucchiano e restituiscono la complessità nell’essenzialità di un segno. Tutto questo è coerente con l’offerta dei mezzi digitali, che mostrano alla letteratura nuova materia di cui nutrirsi e le propongono di osare un po’, pur senza rinnegare le sue origini.
Alla scoperta dell’e-lit
Intervista a Roberta Iadevaia
La storia della letteratura elettronica ha radici ben più profonde di quanto si potrebbe pensare a prima vista: andiamo a scoprirle insieme a Roberta Iadevaia, autrice di Per una storia della letteratura elettronica italiana.
La letteratura è consapevole dei rischi a cui va incontro accettando di farsi elettronica. Sa che c’è chi la crederà l’ennesima vittima del digitale, che divora tutto ciò che incontra; sa che alcuni la accuseranno, di nuovo, di rinunciare alla sua capacità di raccontare in nome di esperimenti faticosamente comprensibili. Sa che alcuni, più semplicemente, si rifiuteranno di chiamarla col suo nome.La letteratura, però, è sempre stata coraggiosa e, insieme a coloro che la rendono possibile, uomini e donne che scrivono e che leggono, sa che alcune sfide vanno accolte al di là di un’ovazione. Così, la letteratura si muove verso la realtà, per non perderla di vista, per mantenere una presa su di essa. E allora, vicina alle sue infinite forme, sarà lieta di poter scegliere il linguaggio più adeguato per commentarla, raccontarla e criticarla.
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Necronomicon è stato il primo multi user dungeon italiano, nonché una delle opere di letteratura elettronica che più hanno segnato il nostro paese. Oggi rivive tra le pagine di un sito interamente dedicato a questo capolavoro digitale.
LEI, Letteratura elettronica italiana, è un collettivo dedicato a questo fenomeno. Lo puoi seguire su Facebook, Instagram o Twitter. O tutti e tre.
Leggere, commentare e scoprire la letteratura su…Twitter?! Impossibile! E invece no, TwLetteratura è un progetto tutto italiano che fa proprio questo.