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Natura – 28 Luglio

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Ciao! Questa è FarFarFare, la newsletter che ogni mese sceglie un tema e di settimana in settimana lo esplora attraverso laboratori, attività e tanti materiali che potrai usare a tuo piacimento. 

 

A tutti noi sarà capitato di ascoltare i racconti malinconici delle generazioni che ci hanno preceduto e di sentirsi esclusi, per mere ragioni anagrafiche, da esperienze che, a quanto ci dicono, è un vero peccato non poter vivere più. 

Io stessa, nata agli inizi degli anni Novanta, mi sono spesso ritrovata ad affrontare simili discorsi. E sempre, per autodifesa o per cinismo, ho reagito annuendo, sorridendo e imponendomi una sorta di distacco. Un particolare, però, non ha mai smesso di affascinarmi, facendomi ogni volta desiderare, almeno per un attimo, di vivere negli anni dei miei nonni o genitori.

È il ricordo di un ballo che non si balla più, in cui si sussurravano parole mentre i corpi si sfioravano con calma, ogni movimento misurato e colmo di significato. L’imbarazzo non era scusa valida a distogliere lo sguardo o l’attenzione. 

Era un ballo fatto di lentezza, e da questa prendeva pure il nome.

“Lento” è un aggettivo che a noi oggi fa paura, perché minaccia di annoiare o di impegnare troppo tempo. Essere lenti fa arrivare tardi, allontana l’obiettivo, porta a soffermarsi su dettagli che si preferirebbe trascurare; sfida la nostra pazienza, che non è mai abbastanza. 

Eppure, chi non apprezza la lentezza ha occhi solo sul traguardo e si perde la bellezza del percorso. La ricchezza di un processo è nel suo svolgersi secondo il tempo necessario, senza fretta, ansia o frenesia: accellerarlo vorrebbe dire sconvolgerlo.

Ce lo insegna la Natura, che ancora oggi, in tutti i suoi elementi, continua a ballare lentamente, con pazienza, calma e ostinazione.


Costanza Faravelli

 



In questo numero di FARFARFARE sull’ozio troverai:

  • Orchestra delle foglie parlanti (Un laboratorio per bambini che meditano in natura, a cura di Tiziano Fratus)
  • L’ozio creativo (Un’intervista a Paolo Pileri per riscoprire l’importanza della lentezza applicata alla città)
  • Playlist dell’ozio domenicale (A cura di Carmine Esposito)
e un po’ di cose curiose che abbiamo selezionato su internet!


ORCHESTRA DELLE FOGLIE PARLANTI
 
A cura di Tiziano Fratus

Il semplice gesto di sedersi in un bosco e di fare silenzio in se stessi è tutt’altro che facile e scontato; il meditare è rumoroso e popolato, spesso occasione per litigare con i nostri stessi pensieri, con le nostre paure, le insofferenze, i ricordi.

Riusciamo a non pensare a niente? O dobbiamo sempre pensare a chi siamo, a cosa vogliamo, a cosa ci è capitato?


 
L’ozio creativo   Intervista a Paolo Pileri    
“Camminare e pedalare sono sempre attività che mettono in gioco fortemente il nostro corpo e i nostri sensi. Ed è molto bello questo perché si schiudono nuovi canali di apprendimento che si erano rattrappiti.
[…] Combinare arte a lentezza è una formula magica: nulla ci passerebbe più accanto con indifferenza.”
leggi qui l’intervista!
Playlist dell’ozio domenicale   A cura di Carmine Esposito    
Una selezione di brani dedicati ad una giornata fatta di sbadigli, lente passeggiate e una colazione molto molto lunga.
ascolta qui i brani consigliati

 

E se provassimo a metterci nei panni di una tartaruga per assaporare un nuovo modo di guardare il paesaggio? Come può un “corpo lento”, aiutare un nuovo modo di ragionare?

Perché la natura è lenta… ma inesorabile. E se fosse questa la vera forza
 


La crescita delle piante segue un ritmo diverso, più lento. E allora perché non circondarci di questa lentezza grazie a una mitragliata di bombe di semi?
 
Se te li sei persi, qui puoi trovare gli scorsi numeri di FarFarFare:


   

I primi numeri sono gratuiti perché potrebbero essere d’aiuto nella situazione che stiamo vivendo, poi diventeranno a pagamento. 

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FarFarFare è un progetto di Ilaria Rodella e Pietro Corraini con il supporto di Ludosofici e Corraini Edizioni Testi di Costanza Faravelli • Illustrazioni di Gaia Scarpari • Marketing e strategia di Flavio Pintarelli.  
 
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