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Ciao! Questa è FarFarFare, la newsletter che ogni mese sceglie un tema e di settimana in settimana lo esplora attraverso laboratori, attività e tanti materiali che potrai usare a tuo piacimento.

Confini sbiaditi

Intervista e laboratorio a cura dei Servizi Educativi
– Palazzo delle Esposizioni di Roma

Bordiè il tema che ci accompagnerà nel cuore dell’estate e che lì sfumerà, lasciando traccia di sé fino a settembre. Il suo nome avrebbe potuto suggerire qualcosa di molto diverso: un netto e circoscritto punto di inizio che si slancia verso una fine altrettanto secca in un percorso sicuro e delimitato. Tuttavia, se avete imparato a conoscerci, sapete che a noi le parole piace smontarle, capovolgerle e metterle alla prova.

I bordi, di solito, evocano linee che ordinatamente si stendono e si incrociano fino a formare un poligono o un recinto. Ripetendo la parola che avevamo scelto, noi abbiamo immaginato quelle linee, le abbiamo cercate e le abbiamo trovate.

 

Confini sbiaditi

Intervista e laboratorio a cura dei Servizi Educativi
– Palazzo delle Esposizioni di Roma

Guardandoci intorno, ci siamo ritrovati circondati da esempi di bordi che dividono. I luoghi che abitiamo, le cose che facciamo e quelle a cui ci dedichiamo: tutto sembra isolato e separato. E se rendessimo confusi quei confini?

Abbiamo preso quelle linee e le abbiamo scosse come si agita un tappeto, e loro, tremando, hanno cominciato a tratteggiarsi lasciando entrare un po’ di luce. Alcune si sono svegliate dal torpore che le irrigidiva e, stiracchiandosi, si sono stracciate; altre, spaventate, si sono gonfiate e sono esplose, scagliando ora di qua ora di là i loro frammenti. Dove prima c’era una demarcazione netta è apparsa una mescolanza nuova, più ricca, più intricata, più difficile e più bella. È stato allora che abbiamo scoperto qualcosa di incredibile: un bordo è il confine tra due mondi che in realtà sono uno solo, ma, diviso a metà, sembra più facile da leggere. 

È così che è cominciata questa nuova esplorazione: dubitando, osando e portando confusione. Fa paura, forse, ma noi siamo coraggiosi, e continueremo a mescolare finché ogni linea retta sarà scombinata come un’onda che, spinta dal vento, rompe l’orizzonte e trasforma il mare in cielo.