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Ciao! Questa è FarFarFare, la newsletter che ogni mese sceglie un tema e di settimana in settimana lo esplora attraverso laboratori, attività e tanti materiali che potrai usare a tuo piacimento.

Ready, Steady, Go!

Intervista a Manuel Kronenberg

Ancora newsletter!

selezione di newsletter a cura di Gaia Scarpari

E un po’ di cose curiose che abbiamo selezionato su internet

FarFarFare è un progetto digitale. Per questo, non potevamo non aggiungere, almeno sul finire dell’esplorazione di questo tema, una piccola nota autobiografica. Rinunciare ad accennare alla storia e alla natura di FarFarFare, che dall’inizio ha scelto di presentarsi esclusivamente in una duttile e agile veste virtuale, sarebbe stato imperdonabile. Dunque, eccoci qui a raccontare – e rivelare – qualche dettaglio sull’idea in cui crediamo tanto e che ci fa compagnia ormai da un paio d’anni. 
 

Quando FarFarFare è nato, ci siamo subito posti il problema di come garantirgli un futuro. Non avevamo dubbi sul fatto che saremmo riusciti a prendercene cura: eravamo pronti a scegliere con attenzione i contenuti che l’avrebbero nutrito ed eravamo curiosi di osservare come sarebbe cresciuto e cambiato col passare del tempo. Tuttavia, dall’inizio ci è stato chiaro che da soli non ce l’avremmo fatta: avevamo bisogno di aiuto e dovevamo trovare il modo giusto per chiederlo. È stato allora che abbiamo scoperto la realtà di Steady, a cui ci ha portato proprio la natura digitale di FarFarFare.

 

Ready, Steady, Go!

Intervista a Manuel Kronenberg

Steady è il servizio che permette a noi di FarFarFare di gestire gli abbonamenti e i pagamenti con cui i nostri membri ci sostengono nella nostra missione. Abbiamo chiesto a Manuel Kronenberg, content writer di Steady, di farci scoprire qualcosa di più.

Prima ancora che FarFarFare vedesse la luce del mondo, ci siamo chiesti quale nome dargli. Non sarebbe stata una rivista cartacea, ma avrebbe potuto esserlo in forma digitale? La definizione non sembrava convincerci. Avrebbe avuto un sito, ma sarebbe stato giusto chiamarlo così? No, non era abbastanza. Avrebbe bussato alla porta dei suoi abbonati ogni settimana attraverso una newsletter, che, da sola, avrebbe racchiuso ogni novità e ogni contenuto. Ecco, sì, forse newsletter era la parola giusta.

Oggi, a distanza di due anni, siamo convinti che anche “newsletter” sia un nome che FarFarFare sente troppo stretto. Tuttavia, mentre cerchiamo qualcosa che si adatti di più al nostro progetto diventato grande, ricordiamo con affetto quei primi mesi in cui lo chiamavamo così.

     

Ancora newsletter!

selezione di newsletter a cura di Gaia Scarpari

Per dare vita a FarFarFare abbiamo esplorato il mondo delle newsletter. Lo abbiamo fatto, allora, per cercare ispirazione. Lo facciamo ancora, oggi, perché vogliamo continuare a fare scoperte incredibili.

FarFarFare, oggi, è cresciuto: cambia velocemente e in continuazione e assistere alla sua trasformazione ci riempie di orgoglio, curiosità e gratitudine. Che cosa diventerà domani? Che cosa sarà tra un anno? Non possiamo prevederlo, anche se qualche certezza, forse, ce l’abbiamo: rimarrà se stesso, non lasciando scappare neanche un briciolo di passato e lanciandosi, determinato e digitale, alla volta del futuro. 


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Una newsletter sulle newsletter? Esiste e si chiama Not a Newsletter. La scrive Dan Oshinsky che, tra le altre cose, è stato il direttore delle newsletter del New Yorker e di BuzzFeed. Cosa che lo rende il più esperto degli esperti di newsletter, o quasi.