Ciao! Questa è FarFarFare, la newsletter che ogni mese sceglie un tema e di settimana in settimana lo esplora attraverso laboratori, attività e tanti materiali che potrai usare a tuo piacimento.
Libro per scelta
Comincia tutto da un dettaglio
Laboratorio a cura di Andrea Antinori
e un po’ di cose curiose che abbiamo selezionato su internet
I libri sono scrigni.
Osservateli mentre poggiano sugli scaffali di una libreria, sdraiati o impettiti uno accanto all’altro: è molto probabile che vi daranno le spalle, offrendo al vostro sguardo un dorso rigido e compatto. I lati e gli angoli di quel rettangolo possono essere perfetti o rovinati dall’usura; in ogni caso, non sembrano disegnare una porta, chiusa, apparentemente impossibile da abbattere?
Gli occhi più attenti, sensibili alle parole scritte e ai segni incisi su quella schiena che si rifiuta di voltarsi, intuiscono come sia possibile aggirare l’ostacolo ed entrare: basta afferrare il libro, sfilarlo e rigirarlo tra le mani alla ricerca del punto di apertura, che sicuramente si mostrerà. E infatti, opposta al dorso, una pancia morbida si lascia accarezzare e, rilassandosi, si dischiude, libera dalla cucitura che vincola quel solido rettangolo, che, da porta intera, si è ora trasformato in cardine
È un’illusione quella che ci fa pensare che i libri siano contenitori chiusi, decisi a mostrare i loro tesori unicamente a chi abbia la fortuna di possederne la chiave. Per entrarvi e immergersi nelle curiose profondità che contengono, è sufficiente saperli prendere per il verso giusto. Tuttavia, è vero: i libri hanno qualcosa di prezioso al loro interno e, anche se sono disponibili a lasciarsi esplorare, non è detto che il solo aprirli basti a scoprirli.
I libri sono scrigni come quelli di cui si legge nelle fiabe. Le monete d’oro e le pietre colorate brillano e lasciano estasiati i coraggiosi avventurieri, ma hanno un valore che va ben al di là della luce che si riconosce loro al primo impatto. Lì sotto ci sono storie, possibilità, segreti, decisioni, fatiche e imprevisti. Ogni scrigno è uno snodo riempito da un passato intenso e consegnato a un futuro imprevedibile.
Allo stesso modo, un libro abbaglia con le sue parole e le sue immagini e, nel farlo, supplica chi ha avuto il desiderio di dischiuderlo di provare a immaginare che cosa l’abbia portato a essere così: ogni elemento che contiene e che lo costituisce è frutto di una scelta o ha radici in una storia; ogni dettaglio è il punto d’approdo di un processo; la sua intera esistenza è il risultato di un’idea, che a sua volta non è sempre stata lì.
I libri sono scrigni, aperti, senza fondo. Chi vi getta un primo sguardo potrebbe non finire mai di scoprire e comprendere che cosa c’è dentro. Una pagina sfogliata non è che il primo passo per un tuffo che, presto, diventerà un volo.
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Libro per scelta
Intevista a Andrea Antinori
Il libro è un progetto composto da moltissimi elementi e nessuno di questi è lì per caso: le parole, le immagini, ma anche la sua forma e il materiale di cui è fatto sono sempre frutto di scelte ponderate. Solo l’idea può arrivare quando meno te l’aspetti! Ce ne parla Andrea Antinori, autore di libri a tutto tondo.
Comincia tutto da un dettaglio
Laboratorio a cura di Andrea Antinori
Come si progetta un libro? A questa domanda, tutt’altro che semplice, Andrea Antinori risponde proponendo un esercizio: un piccolo, ma prezioso allenamento per provare a raccontare… Perlomeno, per capire da dove cominciare.
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I libri sono progetti che attendono di essere sviluppati, ma non sempre le cose vanno come le si era immaginate. A volte, come racconta questo articolo del Post, i progetti si trasformano in libri che, per molte ragioni, non esistono.
Alcuni documenti, pagine antichissime, sono esistiti, ma oggi non ci sono più. Di essi rimangono testimonianze, racconti, informazioni che moriamo dalla voglia di colmare: sono punti di partenza misteriosi, perfetti, forse, per immaginare una storia…
Sono molte le scelte che accompagnano la costruzione di un libro e a volte, nel farle, si può sbagliare. Libri Brutti è la pagina Instagram che mostra volumi in cui sembra che, nel prendere decisioni, qualcosa sia andato storto. Ma se invece fosse stato fatto apposta?