Ciao! Questa è FarFarFare, la newsletter che ogni mese sceglie un tema e di settimana in settimana lo esplora attraverso laboratori, attività e tanti materiali che potrai usare a tuo piacimento.
A tutti noi sarà capitato di ascoltare i racconti malinconici delle generazioni che ci hanno preceduto e di sentirsi esclusi, per mere ragioni anagrafiche, da esperienze che, a quanto ci dicono, è un vero peccato non poter vivere più.
Io stessa, nata agli inizi degli anni Novanta, mi sono spesso ritrovata ad affrontare simili discorsi. E sempre, per autodifesa o per cinismo, ho reagito annuendo, sorridendo e imponendomi una sorta di distacco. Un particolare, però, non ha mai smesso di affascinarmi, facendomi ogni volta desiderare, almeno per un attimo, di vivere negli anni dei miei nonni o genitori.
È il ricordo di un ballo che non si balla più, in cui si sussurravano parole mentre i corpi si sfioravano con calma, ogni movimento misurato e colmo di significato. L’imbarazzo non era scusa valida a distogliere lo sguardo o l’attenzione.
Era un ballo fatto di lentezza, e da questa prendeva pure il nome.
“Lento” è un aggettivo che a noi oggi fa paura, perché minaccia di annoiare o di impegnare troppo tempo. Essere lenti fa arrivare tardi, allontana l’obiettivo, porta a soffermarsi su dettagli che si preferirebbe trascurare; sfida la nostra pazienza, che non è mai abbastanza.
Eppure, chi non apprezza la lentezza ha occhi solo sul traguardo e si perde la bellezza del percorso. La ricchezza di un processo è nel suo svolgersi secondo il tempo necessario, senza fretta, ansia o frenesia: accellerarlo vorrebbe dire sconvolgerlo.
Ce lo insegna la Natura, che ancora oggi, in tutti i suoi elementi, continua a ballare lentamente, con pazienza, calma e ostinazione.
Costanza Faravelli
In questo numero di FARFARFARE sull’ozio troverai:
- Orchestra delle foglie parlanti (Un laboratorio per bambini che meditano in natura, a cura di Tiziano Fratus)
- L’ozio creativo (Un’intervista a Paolo Pileri per riscoprire l’importanza della lentezza applicata alla città)
- Playlist dell’ozio domenicale (A cura di Carmine Esposito)
e un po’ di cose curiose che abbiamo selezionato su internet!
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