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Ciao! Questa è FarFarFare, la newsletter che ogni mese sceglie un tema e di settimana in settimana lo esplora attraverso laboratori, attività e tanti materiali che potrai usare a tuo piacimento.

Basta una scatola per creare ponti

Laboratorio a cura di Saeedeh AghabarariStefania De BiasiKatharina Ebner e Isolde Veith, studentesse del Master in Design for Children presso la Libera Università di Bolzano

Ed eccoci, infine, dopo le Stelle, a concludere il nostro viaggio nello Spazio.
Attenzione, però, a non farvi ingannare da frettolose connessioni. Perché “Spazio”, accostato ai corpi celesti, ci dà l’idea di Universo, di luoghi inesplorati lontanissimi da noi, di un’estensione infinita e inimmaginabile.

Il significato che abbiamo in mente, invece, è differente. Non contrario, perché, come sempre, cerchiamo di prendere una parola nella sua veste più ampia, capace di contenere molte sfumature. Semplicemente, quella da cui ci lasciamo guidare è un’accezione più prossimaSpazio è per noi tutto ciò che ci circonda e che si intreccia con noi: luoghi, elementi, persone, viventi, natura, artificio, occasioni.

Laboratorio a cura di Saeedeh Aghabarari,
Stefania De Biasi, Katharina Ebner e Isolde Veith

È su di noi, sulle persone e sulle relazioni che sappiamo intrecciare che ci concentreremo per quest’ultimo episodio. Guarderemo a noi come all’essenza dei luoghi che abitiamo e di cui costituiamo la soglia sfumata. Ci penseremo dinamici, in viaggio, nella perenne necessità di attraversare e, per questo, ragione di sempre possibili passaggi.

Nel corso di queste quattro settimane dedicate allo Spazio non siamo state sole. Ad aiutarci o, per meglio dire, a delineare i contorni della nostra indagine, ci sono state le studentesse del Master in Design for Children della Libera Università di Bolzano, che già altre volte hanno arricchito questo progetto grazie ai loro contenuti e che questo mese sono state protagoniste indiscusse.

E, dunque, eccoci qui. Abbiamo iniziato questo percorso con l’invito a prenderci per mano per andare più lontano. Se avete mantenuto la promessa, adesso siamo ben oltre quel primo e imprescindibile punto di partenza. Chissà quante altre mani avete incontrato e a quanto altro avete saputo aggrapparvi. Chissà quanti raggi irradiate adesso e quanti altri si riflettono su di voi! Perché, forse, lo Spazio è proprio questo, una rete di legami di cui dobbiamo prenderci cura: che dobbiamo cucire, ricucire, rammendare e mai – mai – strappare.