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Cosa c’è sotto?

Tutti i racconti affondano le proprie radici nella realtà. Tutti, anche quelli che, esibendo tratti fantastici e del tutto inverosimili, si rifiutano di ammetterlo o si divertono a nasconderlo. Per quanto tra i fili che ne compongono la trama non sia più visibile nemmeno un barlume della realtà che ci circonda, un racconto deve riconoscere che il punto di partenza da cui ha spiccato il volo e a cui ora guarda da distanze siderali era il mondo abitato, osservato, interrogato, temuto, deriso, criticato e, infine, trasformato dal suo autore. Allo stesso tempo, mentre viaggia sulle ali dell’immaginazione, non può ignorare la sua più concreta e terrena parentela con gesti inevitabili: senza la danza di una penna, la pressione delle dita sui tasti di un pc o corde vocali disposte a sopportare la sete e la fatica pur di vibrare fino in fondo, un racconto non potrebbe neppure cominciare.

I racconti più fedeli alla realtà vivono nel terrore di combinare guai: in virtù del loro desiderio irresistibile, finiscono per aggredire l’oggetto della loro adorazione facendolo a brandelli, piccoli, parziali, ma per questo di gran lunga più gestibili; sicuri di poterli tenere tra le mani, raccolgono i pezzetti e li analizzano; riconoscono somiglianze, individuano straordinarietà; confrontano, sommano, separano e azzardano combinazioni; ne scelgono uno solo o ne prendono un mucchietto che in qualche modo attira l’attenzione e contano e raccontano con numeri e parole. 

Infine, sono pronti a consegnare i risultati della loro operazione: cifre, grafici, disegni, foto, registrazioni o testi che, per quanto spezzettata, vorrebbero dare un’idea della realtà. E, sperando di non averla fatta troppo grossa, si rimettono agli occhi di chi li guarderà: sapranno ricomporre tutti i pezzi? Saranno disposti a rileggere lo stesso racconto più di una volta? Avranno il coraggio di scorgervi significati diversi da quelli che vi vogliono vedere a tutti i costi? Avranno la pazienza di ascoltare occhi che indossano punti di vista differenti?