Esiste, in ogni progetto, un momento in cui bisogna lasciare la fase di preparazione e lanciarsi nella fase di costruzione.
Il momento in cui si abbandona il dire e si passa al fare, attraversando un mare di incognite e possibili variabili. L’accettazione dell’imprevisto e del caso fanno parte di ogni progetto, anche del più perfetto (I piani non contano nulla, l’importante è pianificare dice Eisenhower).
La paura dell’imperfezione e del fallimento spesso frena la creatività nella ricerca spasmodica dell’esattezza e blocca la capacità di saltare dal pensiero all’azione.
Quindi, per quanto ci riguarda, siamo qui, imperfetti ma entusiasti. Eravamo rimasti a pronti attenti… e ora via!