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Errore

Siamo abituati a pensare che ogni errore sia frutto di una svista o di un’attenzione macchiata di ignoranza. Fatichiamo a immaginare che uno sbaglio sia voluto, perché, se così fosse, sarebbe uno scherzo di cattivo gusto, una colpevole provocazione. 

Siamo convinti che gli errori siano orrori, ma è proprio questo il nostro sbaglio più grande. Qual è il delitto commesso nel compiere un tentativo? 
Il più delle volte guardiamo all’eventualità dell’errore come a una tragedia. Ma se considerassimo l’errore come se fossimo in una commedia, potremmo ridere di quell’inciampo, prenderlo sul serio con la giusta leggerezza.

Gli errori non fanno paura. Forse, un po’ goffamente, vogliono solo farci sorridere. A chi li ha compresi senza correggerli offrono tutti i loro servigi. E, come in quel divertimento musicale in cui W. A. Mozart sbaglia tante volte di proposito, diventano belli; compongono il bello.