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Nascita

Questa lettera è per te, dolce mia, che ancora non sei, ma sarai. È una barca di carta che risale il fiume. Serve a dirti da dove vieni e cos’è quella guerra che il sangue ti fa nelle vene. [..]

Questa è la prima lettera che ti scrivo, forse ce ne saranno altre, ma in ogni caso ti accompagnerò un pezzo e poi non più. Se avrai bisogno di me cercami nel piccolo.

La mano che solleva il bicchiere, il bambino più stonato del coro, l’ottone opaco di una tromba. Nel tavolino che sempre fu mio, nel bar sotto i portici che sai, all’ora che conosci. Cercami ai piedi delle rocce quando la neve scioglie o su colline da cui si vede una striscia azzurra che un puro di cuore potrebbe dire il mare. Nelle cose che ho scritto troverai l’amore e la morte che uniche mi sono interessate. 

E se un giorno mi scoprirai lontano da tutto questo, alla gente che chiede di tuo padre, di’ che è scolorato come il gelsomino quando gela. E che più non lo conosci.

da Lettera PrimaDavide Longo