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Quando iniziamo a dare i numeri?

Articolo a cura di Monica Gilli

Numeri ed esperienze

Laboratorio a cura di Monica Gilli

Stando a testi letterari e giuridici di non pochi anni fa, l’opportunità di un’istruzione elementare doveva garantire la possibilità di leggere, scrivere e far di conto. E ancora oggi, per quanto possiamo vantare una maggiore consapevolezza didattica e pedagogica, il senso comune ci fa pensare al primo giorno di scuola come al momento in cui il mondo delle lettere e quello dei numeri concedono di svelarsi agli occhi dei bambini e delle bambine che non vedono l’ora di conoscerli e scoprirli. Questa spontanea riflessione nasconde, però, un piccolo tranello. Perché se è vero che i segni grafici che formano l’alfabeto permettono di comporre e ripercorrere su un foglio le parole che già da tempo frequentano la voce di un bambino, per i numeri la situazione è un po’ diversa.

Quando iniziamo a dare i numeri?

Monica Gilli

Sembra infatti che contare sia un’abilità spontanea dei bambini, che, più che insegnata, deve essere allenata sin da subito, senza bisogno di aspettare l’inizio della scuola primaria!

Perché si inizi a “far di conto”, i numeri non sono necessari come le lettere lo sono per leggere e scrivere. Non lo sono nella veste grafica con cui, ordinati nello spazio di un quadretto sempre più ristretto, amano farsi ricordare. Lo sono, piuttosto, nel loro significato più vago e al contempo preciso, più evidente e corporeo, in cui si fanno ritmo, moltitudine, unicità e assenza.

ALCUNE COSE CURIOSE

Conoscere i numeri e addentrarsi nei loro segreti potrebbe rivelarsi straordinario. Se, oltre a ciò che già ci permettono di fare, ci regalassero anche il linguaggio adeguato a comunicare con possibili extraterrestri?

Il MoMath è un museo tutto dedicato alla matematica e a dimostrare, attraverso le sue installazioni e proposte esperienziali, quanto la realtà che ci circonda ne sia pervasa.