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La lentezza – 21 Luglio

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Ciao! Questa è FarFarFare, la newsletter che ogni mese sceglie un tema e di settimana in settimana lo esplora attraverso laboratori, attività e tanti materiali che potrai usare a tuo piacimento. 


“L’ozio è il padre di tutti i vizi”, recita un noto proverbio.

L’ozio, che, come una macchia d’olio, si espande e si porta via tutta la nostra voglia di fare, lasciandoci inattivi, impigriti, dediti a ciò che è inutile. L’ozio, che, come la peggiore delle tentazioni, ci attira e ci trascina nella nullafacenza e nella vacuità. L’ozio, che pare volerci trasformare in esseri senza obiettivi, senza ambizioni, in umani inanimati, privi di forza di volontà.

Eppure, c’è stato un tempo in cui cedere all’ozio non costituiva una colpa così grande. Al contrario, per gli antichi romani l’otium era la fondamentale possibilità di dedicarsi a se stessi e alle proprie passioni: una pausa necessaria a rinvigorire lo spirito, vessato dalle fatiche e dalle preoccupazioni del lavoro.  

L’ozio di allora era tempo libero, più che tempo perso. Era un tempo vuoto ansioso di essere riempito di piaceri capaci di scatenare pensieri ed emozioni, di far sperimentare fino in fondo il proprio essere umani. Non era distrazione, ma approfondimento. Era conoscenza di sé: non un perdersi, ma un ritrovarsi. 

Forse, oggi, quando condanniamo l’ozio con tanta severità, è più una forma di pigrizia degenerata quella che abbiamo in mente. 

In parte, però, potremmo anche avere così tanta paura di apparire poco produttivi da non essere più disposti a credere che il tempo dedicato alla bellezza, alla conoscenza e alla libertà sia ben investito. Se così fosse, dobbiamo stare attenti, perché un tempo simile non sarebbe vuoto, nullo, inerte o inutile. Sarebbe semplicemente un tempo umano.




In questo numero di FARFARFARE sull’ozio troverai:

  • “Dolce far… tanto!” (Un laboratorio per trovare il proprio spazio-tempo, a cura di Luci su Marte)
  • Dare tempo al tempo (Intervista a Simone Savogin a cura di Chiara Araldi)

e un po’ di cose curiose che abbiamo selezionato su internet!


“DOLCE FAR… TANTO!”
 
A cura di Luci su Marte
 
Secondo gli antichi romani l’ozio era uno spazio libero, di scoperta lenta, da dedicare a se stessi e al proprio piacere.
E per voi? Cosa vuol dire “oziare”?

Ecco qui un laboratorio che utilizza l’espressione del corpo per scoprire quanto racconta di noi la dinamica del movimento che scegliamo.

 
Dare tempo al tempo   Intervista a Simone Savogin a cura di Chiara Araldi    
“Il tempo è prezioso spiritualmente, intellettualmente, socialmente e artisticamente. Riempirlo costantemente di momenti, ci porta a credere di averne necessità, quando invece, spesso, la forza e la bellezza di un momento è il costruirlo, l’arrivarci, il fare in modo che accada, il lavorare perché altri lo possano esperire.”
 
leggi qui l’intervista!
Per non dimenticare che la lentezza e il riposo sono diritti sanciti dalla stessa Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.


Articolo 31

Gli Stati parti riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica.


Gli Stati parti rispettano e favoriscono il diritto del fanciullo di partecipare pienamente alla vita culturale e artistica e incoraggiano l’organizzazione, in condizioni di uguaglianza, di mezzi appropriati di divertimento e di attività ricreative, artistiche e culturali.

Un progetto da cui FarFarFare ha preso ispirazione è stato Slow News (a cui abbiamo peraltro chiesto numerosi consigli!). Slow News è un progetto giornalistico libero e indipendente fondato nel 2014 da 5 amici che avevano la stessa esigenza, quella di rallentare e tornare a fare un giornalismo sostenibile, con al centro i lettori e che valesse la pena fare. Nel frattempo quei 5 sono diventati 3, ma sono aumentate le persone con cui lavorano, giornaliste e giornalisti freelance che condividono con loro la voglia di rendere, insieme, un altro giornalismo possibile.

 

Milioni di anni di evoluzione, una dieta non molto varia e un ambiente caldo e umido hanno portato i bradipi a prendersela con grande calma, e a trovare il modo di sopravvivere facendo tutto con lentezza. 
Perché non trarne ispirazione?
 

 
 

Oltre ai bradipi, ci sono degli altri animali che fanno della lentezza la loro principale virtù.
Se te li sei persi, qui puoi trovare gli scorsi numeri di FarFarFare:


   

I primi numeri sono gratuiti perché potrebbero essere d’aiuto nella situazione che stiamo vivendo, poi diventeranno a pagamento. 

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FarFarFare è un progetto di Ilaria Rodella e Pietro Corraini con il supporto di Ludosofici e Corraini Edizioni Testi di Costanza Faravelli • Illustrazioni di Gaia Scarpari • Marketing e strategia di Flavio Pintarelli.  
 
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