Ciao! Questa è FarFarFare, la newsletter che ogni mese sceglie un tema e di settimana in settimana lo esplora attraverso laboratori, attività e tanti materiali che potrai usare a tuo piacimento.
Il vuoto fa paura.
Quando dall’alto di una cima, guardando verso il basso, ci coglie la vertigine. Quando di fronte a un foglio bianco siamo presi dall’angoscia di non sapere cosa scrivere. Quando l’assenza che sentiamo intorno si trasforma in solitudine. Quando nel silenzio si fa strada l’imbarazzo di non trovare le parole.
Il vuoto attrae.
Quando dall’alto di una cima, guardando verso il basso, rimpiangiamo di non saper volare. Quando di fronte a un foglio bianco non vediamo l’ora di sentire nascere un’idea e di darle forma, per poi poterla leggere. Quando l’assenza che sentiamo intorno si trasforma nella possibilità di stare con noi stessi o nell’occasione di una sorpresa inaspettata. Quando nel silenzio si fa strada la consapevolezza che le parole sarebbero di troppo.
Il vuoto è un nulla che si percepisce. Un nulla che possiamo vedere nello spazio, toccare con le dita o sentire come una voragine nel petto. È un nulla che dà slancio all’immaginazione, invitando a essere riempito o a essere osservato con rispetto.
Se oziare vuol dire “fare nulla” è un po’ come giocare con il vuoto: un salto pieno di coraggio, di fiducia e di curiosità. Una decisione che è un lasciarsi andare, ma con occhi rigorosamente vispi e attenti.
In questo numero di FARFARFARE sull’ozio troverai:
- Il diario dei 5 sensi (Un laboratorio a cura di Kaori Miyayama)
- Vuoto come spazio (Un articolo a cura di Atto, studio di progettazione e comunicazione visiva che ha raccontato graficamente il vuoto)
- La bellezza dell’ozio (A cura della libreria Viale dei ciliegi 17 di Rimini)
e un po’ di cose curiose che abbiamo selezionato su internet!
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