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Pace in scena

Laboratorio a cura dei Ludosofici e di Noemi Vola

Lo scorso marzo è iniziato, presso i plessi dell’Istituto Comprensivo Sant’Ambrogio di Milano, il progetto Play for Peace. L’iniziativa ha l’obiettivo di proporre ai bambini e alle bambine delle classi partecipanti (una prima, una seconda, due terze, quattro quarte e quattro quinte della scuola primaria) delle attività con cui approfondire e sperimentare l’idea di pace.

Che cos’è la pace, secondo voi?
Quali parole colleghereste a questo concetto?
Con queste domande abbiamo aperto la prima fase del progetto, costituita da quattro laboratori condotti da noi Ludosofici e ispirati alle parole che, in una sorta di brain-storming, sono state proposte dai bambini nel corso del primo incontro. L’idea, come sempre, era quella di provare a smontare un concetto noto ma complesso attraverso il dialogo e il gioco di un’attività pratica ogni volta diversa.
Scoprendo che la pace ha a che fare con la fantasia, l’immaginazione, la possibilità, la collaborazione, il rispetto, l’ascolto, la bellezza, la libertà, abbiamo proposto ai bambini e alle bambine laboratori che ci aiutassero a esplorare:

  • il sogno, tanto nella sua veste individuale quanto in quella collettiva, in cui si è trasformato in una riflessione sulla città ideale;
  • la bellezza e le sue molteplici sfaccettature, esperibili attraverso tutti i nostri sensi o impercettibili;
  • la libertà di esprimere la propria voce attraverso un racconto nel rispetto della presenza e del contributo di un compagno, con cui quella storia doveva essere composta.

Esplorato il concetto di pace attraverso il dialogo e il gioco, la seconda fase del progetto, ancora in corso, è di carattere teatrale. Mettere in scena una storia implica immedesimazione e ascolto (sia tra attori sia nella veste di un pubblico che assiste a uno spettacolo). Vestire panni diversi dai propri e prestare attenzione alla presenza e all’importanza dell’altro sono elementi fondamentali nell’ottica di una società che ambisce alla pace e si vuole allenare a ottenerla e a mantenerla.
Perché i bambini e le bambine fossero davvero protagonisti di questo giocoso esercizio di pace, sono stati coinvolti nella co-progettazione dei personaggi che, dal primo giugno in avanti, animeranno le storie che loro stessi decideranno di comporre e mettere in scena.

A guidarli nell’immaginare e dare vita ai personaggi, ingredienti fondamentali di una storia, è stata l’illustratrice Noemi Vola.
I personaggi, tuttora in fase di elaborazione a seguito dei laboratori svolti in classe e appena conclusisi, saranno il frutto di una raccolta di elementi proposti dai bambini che, su invito di Noemi, hanno dovuto disegnare su tre fogli divisi in quattro sezioni:
• una testa, una bocca, un naso, un paio di occhi, un paio di orecchie, un paio di antenne, un paio d’ali, un corpo, un paio di braccia e mani e un paio di gambe e piedi;

oppure, immaginando di dare vita a un bruco fantastico:
testa, antenne, corpi e numerose scarpe.

Al termine della realizzazione di ogni singolo elemento da parte dei bambini, si è proceduto con l’estrazione, che ha visto modalità diverse a seconda delle classi coinvolte, ma che ha sempre fatto in modo di garantire la presenza di almeno un elemento per ciascun bambino o bambina.

Dai lavori di ogni classe verranno elaborati due personaggi, che saranno realizzati sotto forma di sagome in ? e saranno grandi quanto i bambini. Tutti insieme, i 24 personaggi creati andranno a popolare lo spazio del teatro scolastico e saranno a disposizione dei giovanissimi studenti che vorranno mettere in scena le loro storie, facendoli incontrare, scontrare e, perché no, riappacificare!

Il primo giugno, in occasione della festa finale e della presentazione ufficiale dei personaggi, verrà svolta una prima messa in scena sulla base di una storia scritta e interpretata dai bambini e dalle bambine della Quinta Primaria della Scuola Ferraris.